di Francesco Ventura
9-10 maggio 2015. Si è svolto l’esclusivo evento che ha rievocato la corsa più antica del mondo, la “Targa Florio”, con le mitiche Fiat 500 dei soci, a cui hanno partecipato 50 vetture provenienti da Marsala (Coordinamento guidato da Lorenzo Ingrassia), Catania (Coordinamento di Carmelo Davide Cappadonna), Enna (Coordinamento di Pietro Folisi), Messina (Coordinamento di Salvatore Papa), Palermo (Coordinamento di Roberto Accurso), Bolognetta (Coordinamento di Salvatore Benanti), Cefalù (Cinquecentauri Cefalù Club presieduto da Rosario Marino, socio del 500 Club Italia e amico), Nicosia, Termini Imerese, Campofelice di Roccella, Gangi, Petralia Soprana, Ficarazzi, Ciminna, Finale di Pollina, Castel di Tusa, che hanno sfidato il tortuoso ed impegnativo percorso tra le alte Madonie e le adiacenti colline.
L’evento si è svolto su due giornate, per raggiungere un complessivo di 155 km con sosta notturna nel bellissimo borgo medievale di Gangi, del quale è stato possibile visitare le stupefacenti architetture guidati dal socio ed amico Giovanni Marramà, che ha collaborato all’intera organizzazione.
Diverse le tappe culturali in tema. Sabato mattina abbiamo visitato il Museo Vincenzo Florio a Campofelice di Roccella a cura di Antonino Venturella, il Floriopoli Natural Museum curato dall’Aci nelle persone di Nuccio Salemi e Totò Riolo, il Museo Vincenzo Florio a Cerda a cura di Antonio Catanzaro (ex dipendente Fiat dello stabilimento di Termini Imerese, che ci ha anche raccontato aneddoti sulla catena di montaggio della mitica Fiat 500 Lusso, visitato prima del pranzo). Sabato pomeriggio, visite nel borgo di Gangi; domenica mattina, visite a diversi monumenti ed al Museo Etno-antropologico di Geraci Siculo con la gentile accoglienza dei primi cittadini, cui abbiamo fatto omaggio di targhe ricordo del nostro Club in segno di gratitudine. Dopo il pranzo di domenica è stato possibile effettuare un’ulteriore tappa al Museo del Motorismo Siciliano e della Targa Florio di Termini Imerese curato da Nuccio Salemi.
La lunga passeggiata in stile Slow Drive ha sollevato la polvere sullo storico circuito della Targa Florio, dove un tempo grandi campioni si sono cimentati in eroiche imprese a bordo di bolidi poco sicuri ma velocissimi ed hanno segnato la storia del motorismo mondiale. L’evento si è concluso con un succulento banchetto a base di prodotti tipici locali durante il quale si è svolta la lunga premiazione. L’auto proveniente da più lontano è stata quella di Renzo Ingrassia, che ha voluto regalare il trofeo al neosocio Giuseppe Intorcia, iscritto al Club pochi giorni prima e proveniente anch’esso da Marsala. Per il Coordinamento più numeroso è stato premiato Roberto Accurso, che ha voluto regalare il trofeo alla nuova socia Maria Tumminia proveniente da Palermo. Il primo ad iscriversi al Meeting Dante Giacosa è stato il nuovo fiduciario di messina Salvatore Papa, che con larghissimo anticipo ha voluto dare la sua adesione per ripercorrere le strade su cui ha corso all’epoca anche suo papà. Il secondo iscritto è stato il socio ed amico Tommaso Di Cristina, che non voleva perdere quell’occasione, ed il terzo iscritto è stato il socio Antonio Nese, che con la sua bella famiglia ha voluto vivere questa emozione. Premi ci sono comunque stati per tutti i partecipanti e buona parte di essi sono stati acquistati in beneficenza per l’UNICEF (Comitato Provinciale di Palermo).
Durante la premiazione mia moglie Loredana Quarantana ci ha regalato una poesia scritta appositamente per l’evento in dialetto siciliano ed è stata recitata da Carla Bilardello, moglie del referente regionale Renzo Ingrassia. Prossimamente sarà pubblicata anche su “4PiccoleRuote”. Tale poesia verrà donata ai 5 Musei della Targa Florio ed al Museo “Dante Giacosa” di Garlenda.