Homepage Four › Forum › Forum 500 Club Italia › Sezione Tecnica › Meccanica › Bulloneria Fiat – Fiat 500
Apro questo argomento allo scopo di raccogliere informazioni e documentazioni a riguardo di questi particolari elementi che hanno sempre equipaggiato e caratterizzato le auto (e non solo) della Casa torinese.
Premetto che “lontana da me” l’idea di voler fare il “professore”.. non ho assolutamente la presunzione d’insegnare nulla a nessuno, provo a mettere anch’io (per quel che posso) a disposizione di chi vuol leggere, ciò che ho riscontrato negli anni trascorsi appresso le 500, quindi, se in queste pagine “mi sbaglio”, mi “corrigerete”.
Spero che foto e dettagli vari possano aiutare chi è alle prese con un restauro, o semplicemente vuol saperne di più sui tanti bulloncini che “tengono assieme” le nostre 500, creando così una sezione dedicata a questi componenti che magari non tutti conoscono.
Le principali differenze con i prodotti normalmente in commercio, come tutti avranno notato, stanno nella speciale conformazione della testa esagonale, personalizzata dalla Casa madre mediante un inusuale “incavo” e l’impressione del proprio Marchio. In origine la maggior parte della bulloneria doveva essere trattata col processo di tropicalizzazione, che ne conferiva il caratteristico color paglierino. Non mi sento di affermare in assoluto questa definizione, in quanto ho visto spesso bulloni e dadi che inequivocabilmente in origine erano bianchi, quindi semplicemente zincati. Attualmente per ringiovanire i bulloncini delle nostre auto ci si può affidare alle officine di zincature a freddo che realizzano trattamenti anche in colore giallo. Su tutte le teste esagonali è sempre impresso un numero: rappresenta la durezza del ferro. Prestare quindi attenzione alle coppie di serraggio, per evitare di rovinare le filettature, quest’ultime importantissime perché è proprio tramite l’incastro fra di esse che si guadagna la tenuta meccanica fra i due corpi avvitati. Queste possono avere diversi passi (1×1,25 il famoso passo Fiat) di cui però la 500 non ne è equipaggiata nella sua totalità.
In genere il caratteristico marchio dei bulloni delle 500 è il famigerato “FIAT” seguito dalla prestazione del bullone, ma ho potuto riscontrare che non sempre è così. A volte vi è rappresentato un emblema che sembra leggibile con “FA” (fiat-auto??), a volte entrambe, ed esistono anche con un simbolo “B”. Se guardate la bulloneria motore di una 126 troverete “FA”, il ché mi ha fatto pensare alla produzione estera, ma anche in alcune “F” più vecchie potrete trovare questa identificazione, per cui… idem per le macchine agricole Fiat anni ’60 – ‘70. Bulloneria dei 3 tipi menzionati.. mah! Chi può aiutarmi..
Credo sia corretto completare la descrizione di ciascun bullone elencando anche il tipo di dado abbinato (se presente) ed eventuali rondelle, specificando se piatte, groover (volgarmente dette rotte), maggiorate o zigrinate.
Quindi comincio con i bulloni per la puleggia del filtro centrifugo dell’olio
Trattasi di n°6 viti mordenti a rosetta imperdibile “FIAT80” M6x22
..alla prossima! 🙂
altra particolarità.
le rondelle “rotte” sono posizionati sui bulloni fiat in una maniera insolita:
ho notato che sono praticamente incastrate ed alloggiate in una parte non filettata dal diametro di qualche decimo di mm inferiore, guadagnando così la possibilità di girare liberamente. per rimuoverla è necessario allargarla, cosa che non è necessaria sui bulloni tradizionali.
proseguiamo indagando “nell’intimità” delle nostre 500, nei punti meno visibili
questo è specifico: trattasi di FIAT 80 M8x12 con innesto conico per bloccarsi nel foro predisposto sulla leva. come si può vedere la finitura è zincato bianco. Ma la particolarità sta nella testa da 10 mm, inusuale sul passo M8, ma non casuale: una testa da 13 mm non avrebbe trovato posto nel tunnel centrale.
vorrei far notare che la leva proviene da una “F” del ’67, è probabile che su altri modelli la componentistica sia diversa, a chi riscontra differenze, l’onore di pubblicare le foto per avere confronto.
😉
Bravo Ale,molto interessante questa discussione!
Si parlava di bulloneria Fiat con Andrea un paio di settimane fa,purtroppo ormai diventata abbastanza rara e ricercata anche dai “non puristi” come me.
Ora con questo topic scopriremo l’esatto posizionamento dei vari bulloni che “formano” le nostre bicilindriche.
Bravo bravo.
🙂
grazie drago, sapevo che avresti apprezzato.
sono sempre stato attratto dalla bulloneria fiat. negli anni ho rilevato e conservato materiale ed informazioni in merito all’argomento, un po’ alla volta lo metterò a disposizione qui sul forum.
ho visto che andrea sta cercando la serie motore.. purtroppo al momento non posso aiutarlo.. ma in futuro chissà!?
Allora non resta che aspettare e vedere le tue ricerche. 🙂
Cercando le viti per Andrea ho trovato un intero carter aria motore completo di ventola, bulloni e di due coperchi con alloggio per il filtro dell’aria.
E ho pure scoperto che proprio questo particolare è stato prodotto sia con due che con tre ganci per il bloccaggio del coperchio filtro.
Non lo sapevo.
🙂
Bellissimo topic !!
Proprio per questo motivo voglio precisare quanto segue a puro titolo informativo:
I bulloni sopra descritti si chiamano viti.
L’unione di una vite e di un dado permette un collegamento bullonato. Il bullone in effetti non esiste…
Viti che si inseriscono in un foro cieco filettato sono viti mordenti, differiscono dai prigionieri poiché questi ultimi sono privi di testa.
Le rondelle si chiamano rosette.
Per il momento questo è l’unico contributo che posso dare 🙁
Un’altra cosa…
I numeri sopra la testa della vite indicano la classe di resistenza (non durezza) dell’acciaio (non ferro) del quale sono composti.
A chi può interessare, nulla o quasi nulla è fatto di ferro… Bensì di acciaio, oppure ghisa.
Queste due leghe differiscono solo per la % di carbonio.
Acciao: ferro + carbonio (Max 2,03% se ricordo bene..)
Ghisa: ferro + carbonio ( compreso tra 2,03% e 6,67%)
Ovviamente poi ci sono un mondo di ulteriori elementi di alligazione che conferiscono a queste 2 leghe le più svariate proprietà…
[quote=”francesco78″ post=218397]
Proprio per questo motivo voglio precisare quanto segue a puro titolo informativo:
I bulloni sopra descritti si chiamano viti.
[/quote]
Però leggendo qui…………
🙂
🙂
Con tutto il rispetto della treccani… I testi di ingegneria sono più affidabili per queste cose…
Sai quanti colleghi sono stati bocciati a costruzione di macchine per aver chiamato una vite bullone?
Domani posto qualcosa di ufficiale!
http://it.m.wikipedia.org/wiki/Bullone
Non è lo “Scotto Lavina” ma spiega meglio della 3dogs
ringrazio sia per il prezioso documento e sia per il futuro aiuto….. 😆
[quote=”francesco78″ post=218397]Per il momento questo è l’unico contributo che posso dare :([/quote]
Invece io penso che sia un intervento importantissimo. grazie 🙂
con le tue precisazioni la nostra raccolta informazioni assume un carattere decisamente più tecnico e professionale.
invece per quanto riguarda i loghi impressi sulle teste delle viti?
che differenze avranno avuto i marchi “FA” piuttosto che “B”…
nel mio precedente intervento devo essermi confuso: sui motori 126 di 650c.c. la bulloneria è identificata col simbolo “B” ..produzione estera?..
Questo è un negozio di prova — nessun ordine sarà preso in considerazione. Ignora