Ciao a tutti. 🙂
L’argomento dedicato nasce dopo un lungo restauro, portato a termine grazie all’aiuto di tanti amici, di cui molti sono utenti del Forum.
Vorrei aggiungere un po’ di storia legata a questa particolare macchina, sperando che possa attirare l’attenzione di chi è appassionato ai retroscena ed alle curiosità legate al mondo del collezionismo storico.
…Il n° di telaio 1790xxx riconduce la produzione dell’autotelaio al 1967. Immatricolata per la prima volta in Umbria nel gennaio del 1970, arriva in Versilia nel 1991, dove subisce il cambio della targa e la ristampa della carta di circolazione, era la procedura di allora quando un veicolo cambiava provincia… :angry:
La permanenza nell’ambiente marittimo la costringe ad una lunga convivenza con la salsedine, che probabilmente ne compromette l’integrità della carrozzeria, per cui viene sottoposta, senza troppa cura, ad una sommaria riverniciatura… :dry:
Alla scomparsa del proprietario dell’epoca, avvenuta nel 1994, è un erede, che, principalmente per motivi affettivi, si carica delle spese di eredità e la trasferisce in Lombardia.
Questa macchina circola regolarmente fino 1995, ed in quel periodo, mi capitava di incrociare per strada quella strana 500, che non era una Bianchina…
Avevo solo 21 anni, ma la Gamine Vignale divenne il mio sogno nel cassetto. :p
…
Dopo tanto tempo, nel gennaio 2009, tramite una serie di ricerche, riesco a rintracciare il proprietario e soprattutto la 500 Vignale: abbandonata in un cascinale. :ohmy:
La trattativa è veloce, e la porto a casa… :woohoo:
Un aneddoto, ricordo… Al momento di firmare il passaggio, il certificato di proprietà risultava smarrito.
Nel frattempo, con la macchina nella mia officina dilettantistica, cominciai a “scrutare” il modello. Dal cassettino portaoggetti spuntò una busta documenti di una agenzia pratiche auto di Massa Carrara. 😉
…Vuoi vedere che… 😉 Contattata questa agenzia… INCREDIBILE!! Il documento ritenuto smarrito in realtà non era mai stato ritirato!! :woohoo:
Entrato ufficialmente in possesso della spiderina, ho iniziato a riguardo, una raccolta di documentazione, articoli, riviste del settore e foto d’epoca.
Sono arrivato a dedurre che si tratta di un “1° tipo“, sempre che tale distinzione possa essere identificata; dalle mie ricerche, gli esemplari più vecchi hanno la batteria posta sotto la ruota di scorta, sul fondo del vano anteriore. I modelli dei primi Anni ’70 (“2° tipo“), presentavano dettagli diversi e piccole soluzioni più funzionali.
Il ritorno su strada della speciale Fiat 500 della carrozzeria Vignale di Grugliasco è raccontato nel restauro, o meglio, nel coronamento del mio sogno… 🙂
Grazie a tutti della collaborazione e dell’attenzione. :like