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FIAT 500 CAP Scoiattolo 1970
L’unico ricordo che avevo in merito a questo piccola auto erano frammenti di memoria di quando ero bambino… Un mio zio che abitava in montagna aveva posseduto due Scoiattolo, ma questi miei ricordi rimanevano troppo vaghi..
Negli anni ’90 mi era capitato di vederne qualcuna, ai raduni o alle mostre-scambio, ma sinceramente, non mi aveva mai colpito più di un tanto: non poteva vantare di certo di eccelse doti fuoristradistiche, la linea mi è sempre sembrata molto goffa e pesante, specialmente al posteriore. :S
Di scarso interesse anche il frontale, con quei parafanghi squadrati… Mah!! Non mi è mai piaciuta molto…
Era l’estate del 2016, un mio amico mi contattò, in quanto necessitava aiuto per movimentare tre “Jeep Willys” che sarebbero dovute partire a breve per la Francia su di una bisarca, inviata dal proprietario (un suo lontano parente residente in Provenza) per effettuarne il recupero.
I fuoristrada, residuati bellici ricondizionati negli anni ’80, giacevano da lungo tempo in una autorimessa di proprietà di questo mio amico e me li ricordavo bene, fin dai tempi della scuola.
Giunto sul posto, entrammo nel deposito e liberammo le Jeep da suppellettili e cianfrusaglie varie accumulate sulle carrozzerie.
Nell’ampio box il terzo veicolo era in realtà una Fiat 500 Scoiattolo. :woohoo:
Da cinquecentista rimasi stupefatto da quella macchina: il motore Fiat bicilindrico della 500, le ruote in lamiera con attacco 4×190 e tanti altri componenti che inconfondibilmente ne definivano la derivazione.
Dopo l’esperienza con quella Scoiattolo, che inesorabilmente prese il via per la Francia, rivalutai la speciale 500 ed iniziai ad interessarmene maggiormente, con predilezione verso le versioni “Scoiattolo Super 4×4” e “Scoiattolo 26S”, ma tutto rimase allo stato di puro interesse personale.
Col passare degli ultimi anni, quando capitava, gettavo sempre l’attenzione su qualche annuncio di vendita particolare, ma non ho mai trovato l’occasione giusta…
La mia scelta è caduta poi sulla “Fiat 500 CAP Scoiattolo 4×2”.
Penso che rispetto le successive 4×4 possa considerarsi l’unica vera derivata dalla 500, con cui condivide il telaio, l’intera meccanica e la quasi totalità della componentistica.
L’esemplare di cui sono entrato in possesso è realizzato su telaio 110F ed è stato immatricolato nel 1970, ed ha circolato pochissimo. Un solo passaggio di proprietà in 50 anni di vita, purtroppo è mancante di qualche particolare.
Trattandosi di una vettura praticamente artigianale, è molto difficile identificarne una classificazione in serie, tuttavia i modelli si differenziano per diversi dettagli in base all’anno di produzione. 😉
Quindi eccomi nuovamente qui, alle prese con un nuovo restauro, nonostante avessi giurato a me stesso di aver chiuso bottega con la Gamine Vignale… Ormai sono poco credibile da quel punto di vista… Ne sono consapevole ed ammetto di esserci ricascato. :S
Inizialmente ero partito con l’idea di tenermela così, rimpiazzando le parti mancanti, e godermela senza tanti problemi, ma esaminando bene lo stato di fatto, mi sono convinto ad imbarcarmi in un nuovo progetto di restauro.
Troppa vernice sparata dappertutto, antirombo spruzzato su di una meccanica da revisionare: ho riscontrato diverse perdite di olio, convogliatori aria arrugginiti, sospensioni a terra e così via…
Da rivedere anche l’impianto elettrico, gli interni sono mancanti come altri componenti di carrozzeria.
Sarà dura, lo so! :ohmy: :ohmy: :ohmy:
Queste spartane CAP non sono derivate molto richieste, sono però molto rare, e pertanto, meritevoli di grande attenzione.
Preparatevi dunque ad un lungo argomento. Preparatevi alle mie logoranti pagine… :S 😆
Ringrazio in anticipo chi saprà aiutarmi e partecipare virtualmente e non al restauro, anche soltanto con un sostegno morale, oppure con una critica. Anche quelle saranno ben accette.
Il mio progetto è quello di ridar splendore ad un altro ritrovato dell’ingegno italiano, e rimettere in strada (o in fuori strada 😉 ) la piccola macchina della Carrozzeria Arrigo Perini.
Ben arrivata al Forum Scoiattolo! :woohoo:
Eccola appena giunta fra le mie grinfie…. 👿
Ho dovuto immediatamente effettuare un lavaggio con idropulitrice per rimuovere il fango dalla carrozzeria. L’abitacolo era ricoperto da uno strato in gomma di tipo industriale ed emanava un odore allucinante…
Inoltre un ritrovamento che non mi era mai capitato in una 500: centinaia di larve morte si trovavano al di sotto di quel rivestimento :S :ohmy: :blink: :sick:
Poi ho voluto eseguire alcuni accertamenti sullo stato della carrozzeria, indagando nei pressi del serbatoio olio freni, punto spesso soggetto a corrosione passante,
sui pianali…
E sotto lo spesso strato di antirombo
Mi ha fatto una buona impressione, confermata già dal superamento della prova della “coccinella calamitata”.
E’ una “speciale” che non conosco bene, per cui mi addentro nei primi dettagli
Il vano motore:
Luce targa in alluminio
I fari sono una coppia di bellissimi Siem
Luci di posizione “Aric”, anche queste penso siano di primo equipaggiamento
Aprendo il vano motore si intravvede il bicilindrico 110F, direi quasi completo…
Non si può dire altrettanto dei gruppi ottici posteriori, sostituiti con fanalini in plastica generici. :ermm:
Il carburatore è un Dell’orto
Ma scrutando bene la carrozzeria ho trovato tracce di arancione in diversi punti…
Che il rosso non sia il suo colore originale ?!? :S
..Cominciamo bene…
…Questa volta sarà proprio dura…. :ohmy: :ohmy:
Sarà una avventura bella e avvincente.
La seguirò attentamente…
Bel colpo Ale!!!!
🙂
Ben arrivata scoiattolo
Che bella, sarà un lavoro duro ma ti invidio un po’.
In bocca al lupo.
:like 🙂
Seguirò con pieno interesse questo restauro, Alessandro! Sono sicuro che questa piccola ti darà tante soddisfazioni!!
:-);-)
Complimenti per il particolare e raro bicilindrico e per il coraggio nell’ intraprendere una nuova avventura.
Però il raro esemplare, mi sembra che si presenta in buonissime condizioni per quanto riguarda la carrozzeria.
Seguirò con piacere il restauro, buon lavoro.
una macchina rara ed interessante, non è messa male, gli interni sono sicuramente quelli originali della F, ma abbiamo nel Club un esperto di questi modelli nonchè possessore di un altro esemplare, puoi contattarlo, il suo nome è fra l’elenco dei CT del registro storico…
Complimenti Ale e grazie per aver condiviso con noi questa bella notizia. 🙂
Ciao Ale, complimenti!!! Una vera chicca.
Quale frequentatore del mio Topic “La storia della 500 attraverso le pagine de La stampa di Torino” sappi che fra due puntate (la n. 62 – quella che daterà 4 novembre 1970) parlerò fra l’altro proprio di questa vetturetta che venne presentata al 52° Salone Internazionale dell’Automobile di Torino insieme ad altre serie derivate dalla Fiat 500. Se ti interessa fra una settimana circa potrai leggere l’articolo originale di presentazione.
In bocca al lupo sincero per la tua nuova. bella avventura; ti seguirò con interesse passo passo.
Complimenti per l’acquisto ed in bocca al lupo per il restauro
Grazie a tutti per gli incoraggiamenti 😉
…Ne ho proprio bisogno :like
questo tuo progetto, anche se arduo, ti darà molta soddisfazione 😉
grazie Ale per condividerlo con tutti noi :like
Il carburatore sembra l’FRG 28 :woohoo:
Scoiattolo da corsa? :laugh:
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