Va anche detto che la stessa Fiat ha largamente contribuito a generare confusione sui modelli F e L.
Gli operatori che a mano trascrivevano i libretti, soprattutto su veicoli ritargati per il cambio di provincia, facevano il resto.
La Fiat, sulla carta, non ha mai fatto distinzioni tra F ed L.
Sulla targhetta sopra il numero del telaio, fissata nel cofano anteriore, leggiamo sempre e comunque 110F – seguita dal numero di telaio.
E questo lo ritroviamo sui modelli F ed L indistintamente: sempre 110F si tratta.
Intorno ai primi anni ’70, quando la L si era ormai largamente diffusa, sulla medesima targhetta comparve una nuova indicazione sull’angolo in basso a sinistra sopra “Made In Italy”: F/L.
Alla faccia della chiarezza.
Anche il motore della L è sempre punzonato 110F e progressivo. Non esiste 110L
Quindi è logico che i funzionari della motorizzazione, con tutta questa confusione, prendessero delle “cantonate”.