Diciamolo, le auto moderne ci hanno abituato male. Ed una delle cose comode è lo specchietto retrovisore destro.
Sulla mia Giardiniera, il fantasioso “restauratore” (lo stesso che ha coperto con tela e chili di stucco i buchi della ruggine e ha fissato le plastiche delle luci con viti FischerTM) ha messo lo specchietto previsto per la Giardiniera anche a destra. Peccato che, pur soddisfando l’amore di simmetria, lo specchietto destro dal posto di guida non si vede.
Mettere uno specchietto a destra fissato a morsetto alla portiera non mi convince. Con le portiere incernierate dietro si beccherebbe una discreta botta ogni volta che chiudo la portiera. Allora mi è venuto in mente: “E se lo mettessi sul parafango o sul cofano come si faceva sulle macchine inglesi degli anni ’60 e ’70?”
Poi ho visto questa foto dell’epoca e la 500 davanti, accessoriata al punto giusto (stemmino Abarth sul paraurti e gancio di gomma sul cofano che fa tanto racing) ha in effetti lo specchietto sul parafango.
Che dite, ci posso provare o commetto un crimine?
Ciao Andrea,
su Grigia ho volutamente scelto la configurazione ad 1 specchio, la più semplice e scontata.
Sai bene la mia propensione per gli accessori, storicamente corretti dal momento che negli anni 60-70 il mercato offriva ogni genere di prodotti e che molto spesso gli utenti applicavano alle loro auto, anche se non erano richiesti dal CdS
però un utilizzo “tecnico” degli specchi sul cofano lascia pensare ad una loro utilitÃ
anche se poi chi era abituato a stare davanti non si preoccupava troppo di quelli dietro…
ma alla fine per la tua Giardi sceglierei una configurazione “seriosa-professionale”
🙂
