Homepage Four Forum Annunci generici Storia di un ritrovamento

  • Questo topic ha 31 risposte, 12 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 1 anno, 2 mesi fa da Lampa.
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  • #569115
    Lampa
    Partecipante

    Una storia realmente accaduta nell’ottobre Ottobre 2023

    Prefazione a cura di drago500 (così gli prefaziono la battuta :laugh: )

    Capitolo 1 : Il segugio
    Era un sabato di fine settembre ed ero in trasferta per lavoro nel nord della Croazia. Come ogni fine settimana vagavo senza meta per ammazzare il tempo. Macinato qualche chilometro giunsi alla periferia sud di Budapest quando…. sniff…… sniff, sniff…. Hmmmm…. odore familiare di ruggine! Ruggine mista a… sniff, sniff…. Antirombo! Uno strano antirombo….
    Guidato dal mio fiuto mi inoltro nel quartiere popolare di Érd. Sniff… giro a destra. Sniff… ancora a destra. Sniff, sniff…. a sinistra. Sniff, sniff, sniff…. l’odore si fa sempre più intenso. Entro in una piccola stradina non asfaltata con delle case rurali ai lati… sniff… ci sono! Sniff… E qui! Sniff, sniff… entro in un cortile… sniff… mi giro a destra…..
    TADAAAAAAAAAAAA!!!!

    Sapevo che era lei! Ho respirato tanta ruggine durante il restauro che quell’odore è per me inconfondibile.
    (Tutte balle. Un paio di giorni prima avevo visto per puro caso su un sito di annunci croato un’inserzione dal titolo “Veterànauto” con una bruttissima foto dell’esemplare preso solo difronte. Prezzo in linea con una 500 F/L/R da restauro. Incuriosito scrissi se era possibile vederla e presi appuntamento con il venditore ungherese grazie a google translate -santo subito-. Da qui in poi il racconto corrisponde alla realtà)

    Capitolo 2: Dettagli

    Dopo la botta di emozione, metto a fuoco la vista, faccio ripartire il cervello e subito noto alcuni particolari del rottame, spogliato di tutta la componentistica, non visibili nella foto dell’inserzione.
    Assenza delle luci di posizione ma feritoie sotto ai fari!? Interessante… però sono state tagliate quindi potrebbero essere una cosa artigianale. Forse sono state sostituite le luci di posizione con altre di forma rettangolare?

    Sulle portiere controvento però non c’è dubbio! E’ Una D!

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    L’interno del cofano anteriore è bello strano… con quel foro nel centro poi. Per non parlare del supporto centrale della cerniera. Quante modifiche artigianali….

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    E quello stano tetto rigido tutto liscio? Sicuramente una patacca….

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    #569120
    Lampa
    Partecipante

    Emozionato e sorpreso di aver incontrato una 500 D da quelle parti, incuriosito di capire di che modello si trattasse effettivamente, prima di catapultarmi sull’auto cerco di capire se c’è qualcuno presente in quel cortile.
    Nessun campanello mi permette di annunciarmi così inizio a gridare: hellooOOOoo!? Helloooo hellOOOO!?
    Da una porta, sul lato di una specie di magazzino, esce un signore che con aria sospetta mi guarda mentre si avvicina. Mi presento parlando inglese con la speranza che il signore mi capisca. Subito mi rendo conto che l’unica possibilità sarebbe l’ungherese, lingua a me completamente sconosciuta. Con il linguaggio universale dei gesti gli faccio capire che vorrei il permesso di visionare la vettura. Il signore, con un sorriso, mi fa segno di approvazione.
    Mi avvicino all’esemplare e noto subito un’altra cosa molto, troppo strana. Sul cruscotto si vedono 4 feritoie per il riscaldamento. Le due centrali di serie più altre due ai lati. Povera D…. qualche mente fantasiosa ha duplicato le feritoie. Forse da queste parti il clima è più rigido e per velocizzare l’evaporazione della condensa del cristallo ha fatto la modifica.

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    Mah!! Un momento… Il cruscotto! Non ha il posacenere!? E non c’è nessun pulsante!? È una D prima serie!!!! Ha due fori ai lati del conta chilometri ma sono palesemente fatti a posteriori essendo di dimensioni troppo grosse per le spie, asimmetrici e uno più grande dell’altro.
    A fatica controllo l’emozione. Non vorrei che il simpatico signore noti troppo la mia euforia! L’ho imparato seguendo le puntate “a caccia di tesori”
    Con una poker face da dilettante gli accenno un sorriso alla Benny Hill sperando che non trapeli l’euforia (la bava alla bocca colava, quella non riuscivo proprio a trattenerla)

    Capitolo 3: Dettagli salienti

    Mi avvicino ulteriormente alla D prima serie cercando altre conferme.
    Cammino a suo fianco qualche passo e mi cade l’occhio sulla parte finale del tetto rigido. Uno spoilerino?! Lo spoilerino delle Steyr Puch!!!!

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    Metto la testa nel vano motore e tadaaaaaaaaa!! E’ modificato! Non c’è il motore ma Il cambio è di una Steyr puch! WOWOWOWOWOW Una Steyr Puch 500 su base D!!

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    Guardo i cerchi (come ho fatto a non guardare subito i cerchi!?!?!) anche quelli confermano! Con i tamburi lucidi e maggiorati!

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    Ecco cos’era quello strano odore dell’antirombo! Era antirombo misto a strudel! 😀 😀 😀

    #569124
    Lampa
    Partecipante

    Capitolo 4: L’esperto

    Trattandosi di una derivata che conosco poco chiamo subito il mio amico, proprietario di disneyland500Brescia, esperto in Steyr Puch, per avere qualche informazione.
    Gli descrivo l’auto mentre lui and ogni dettaglio commenta solo con dei “mmmm”… “mmmmm”…”mmmm!”.
    Dopo qualche istante di silenzio mi chiede di inviargli delle fotografie. Gliene invio una ventina cercando di captare tutti i dettagli e…. silenzio. Un silenzio di 4 o 5 interminabili minuti. Con lo sguardo sempre fisso sullo schermo del telefono, ad un tratto vedo che digita qualcosa e mi compare nella chat “N”.
    “N?” Gli risposi senza neppure pensare a cosa potesse significare. Lui risponde telegraficamente: “Puch su base N. Tetto rigido non suo deve avere la capote di tela lunga”.
    A quel punto mi va letteralmente in cortocircuito il cervello…

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    Rifaccio partire i neuroni e gli chiedo se è sicuro. Risposta: “sicurissimo!”
    Io non capivo più nulla…. Ero completamente fuori di testa. Faccio capire al proprietario se possiede il telaio della capote lunga. Va un momento in un seminterrato ed esce con in mano la capote in tela lunga con penzolante il suo telaio!
    Tutto torna!
    Ad un tratto il mio amico mi scrive una cosa strana: “manda foto tunnel vicino alla panca”. Perplesso guardo quella parte del tunnel e non vedo nulla di strano… è uguale a tutti i tunnel che ho visto. Trapezoidale, con il condotto del riscaldamento, la sua levetta ed i fori dei cavi e del piantone del cambio… perché mai vorrà vedere quella parte del tunnel??
    Gli mando la foto e dopo pochissimi secondi mi risponde: “Puch 500, uno dei primi 800 esemplari costruiti su base N. 1957 o 1958. PORTA A CASA!”

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    Faccio nuovamente ripartire il cervello…
    Cioè… mi sta dicendo che ho trovato una Puch primissima serie del 57 o 58 su base N???
    Lo richiamo e chiedo delucidazioni. Come fa ad esserne certo?? Mi risponde che la scocca è di una N, il cofano anteriore con il foro centrale, la calandra con le feritoie sotto ai fari, che la Puch chiudeva con delle piastrine in alluminio, gli agganci del serbatoio piccolo a sinistra, I fori delle prese d’aria che erano sopra i passaruota chiusi da apposite piastrine (in Austria faceva troppo freddo per lasciarle collegate alle feritoie della calandra. Gli austriaci si congelavano gli zebedei, quindi le chiudevano ed eliminavano i tubi di carta), il cruscotto privo di pulsanti, le 4 feritoie sul cruscotto per efficientare l’evaporazione della condensa del cristallo, la capote lunga etc. etc.
    Poi mi racconta del tunnel. È proprio quello che la fa risalire alle prime 800 costruite. Quei primissimi esemplari mantenevano il tunnel come lo costruiva mamma Fiat, cioè con un solo convogliatore dell’aria calda che veniva presa dalla sola testa di destra del motore boxer. Sempre per la questione degli zebedei congelati per il clima austriaco, i primi clienti si lamentavano della scarsa efficacia del sistema di riscaldamento quindi, dopo i primi 800 modelli, il tunnel fu modificato e l’aria calda, presa da entrambe le teste del motore boxer, veniva convogliata nell’abitacolo da due condotti invece che uno. Il tunnel modificato, in prossimità della panca si presenta simmetrico a Y con due convogliatori dell’aria.

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    Ed infine il mio amico mi scrive: “scommetto che il numero di telaio e del motore iniziano per 150”

    Capitolo 5: molto di più

    In uno stato di estasi clamorosa cerco di riprendere il controllo di me steso e chiedo al proprietario se ha tutti i componenti che mancano alla scocca. Solo il cambio era montato in quanto, non avendo le Puch i trapezi, tolto quello vengono via anche le ruote posteriori che sono unite allo stesso tramite la struttura della trasmissione (veramente originali questi austriaci!). Come risposta ricevo un invito ad entrare in un seminterrato.
    ……
    ….

    Il paradiso non è in cielo ma in un seminterrato ungherese…. Mi trovo 3, dico 3, motori completi, 2 cambi, 4 cofani posteriori e due anteriori, 3 set di sedili, 12 cerchi e una montagna di altra roba accumulata su vari scaffali. Il simpatico signore mi fa vedere tutti i componenti dell’auto, fanaleria, impianto elettrico, cristalli, avantreno, tamburi, serbatoio olio freni, 3 serbatoi benzina, volante originale N più altri due della F, 3 pedaliere in alluminio, ed ancora, ed ancora….

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    Mi sono seduto su un motore perché mi tremavano le gambe!

    Capitolo 6: Prole

    Ripreso il controllo delle gambe mi trascinai fuori dal seminterrato in uno stato di euforia evidente.
    Il proprietario mi guardava con aria orgoglioso/soddisfatta per avermi mostrato il suo tesoro.
    Ad un certo punto iniziò ad indicami la strada dicendo qualcosa tipo “engli, engli”. Io non capivo. Ad un certo punto arriva una ragazza che si presenta, in lingua inglese, come sua figlia.
    Finalmente la comunicazione diventò più facile. Dopo le presentazioni le spiego che ero venuto a vedere l’auto solo per curiosità, fingendomi poco interessato (si sa che quando arriva la prole, arriva anche il controllino online sul valore delle cose e le situazioni ma soprattutto i prezzi cambiano drasticamente… ero terrorizzato).
    Chiedo con non chalance se il veicolo è munito di documenti. Lei gira la domanda al padre il quale, entrato pochi secondi nel magazzino, esce bel bello con un libretto originale della Steyr ed una targhetta identificativa del veicolo. Apro a pagina due…. “Steyr Puch 500 – Immatricolata a Vienna il 5 Febbraio 1958 – Numero di telaio 510.XXXX – Numero Motore 510.XXXX e numero veicolo 500.XXXX.

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    Anche su questo dettaglio il mio amico aveva ragione!!
    E il cerchio (alla mia testa) si è chiuso. Non manca nulla e tutto quadra.

    #569131
    Lampa
    Partecipante

    Capitolo 7: Saldi

    Mentre riconsegno i documenti alla ragazza ringraziandola lei mi porse la fatidica domanda: è interessato all’acquisto? Io in 3 nanosecondi avevo già mentalmente organizzato il trasporto, i documenti ed ero già a mezzo restauro
    Mi mostrai (a fatica) un poco titubante, analizzai la 500 ancora una volta, gli giravo intorno pensieroso. Le chiesi conferma del prezzo indicato nell’inserzione, che mi fu ribadito tale quale. Altro momento di riflessione… Il padre disse qualcosa alla figlia, la quale mi tradusse che se la volevo poteva abbassare il prezzo di altri 150.000 fiorini ungheresi. A quel punto non potevo far altro che confermare l’acquisto, un affare che capita solo una volta nella vita!
    Ma… tutto quell’altro ben di dio? Non lo volevo di certo lasciare là, vero?
    Chiedo quanto vuole di tutto ciò che mi ha mostrato e la risposta fu: tutto è incluso nel prezzo dell’auto.
    Devo ammettere che mi sono fatto un goccio di pipì addosso

    Capitolo 8: Notti insonni

    Sapendo che l’immatricolazione del veicolo in Italia è una faccenda complicata (e dispendiosa), spiego alla ragazza che per concludere l’affare avrei avuto bisogno di svariati documenti per assicurarmi che il processo potesse essere portato a termine con successo e che il pagamento dovrà essere effettuato in modo tracciabile. Lei riferisce al padre e mi risponde “nessun problema”.
    Spiego anche che per organizzare il trasporto avrò bisogno di qualche giorno e che sarei passato a prendere il tutto dopo 14 giorni (data in cui avevo pianificato il rientro in Italia dalla Croazia per un fine settimana di riposo). Anche in questo caso la risposta fu positiva. Mi chiesero solo di lasciare un acconto pari a circa 100 euro per assicurarmi la vendita.
    Stretta di mani, cordiali saluti ed arrivederci dopo 14 giorni.
    I 14 giorni più lunghi della mia vita. Faticavo a dormire con mille pensieri in testa. E se si rende conto che ha svenduto tutto? E se un altro vede l’annuncio e me la frega? E se cambia idea? E se controlla online il valore dell’auto restaurata e cambia idea sul prezzo? Che ansia….
    Mi informai sull’esatta documentazione necessaria all’immatricolazione e feci preparare il contratto da firmare a un’agenzia. Ad ogni richiesta degli svariati documenti la ragazza rispondeva tempestivamente. Non sembrava vero…
    Due gironi prima del trasporto pagai con bonifico bancario che mi fu confermato 24 ore dopo e sabato 14, con un furgone a noleggio andai a ritirare il tessssoro.

    Capitolo 9: Lampatrans international

    Era giunto il fatidico giorno del ritiro della nonnetta del 58. Da Cackovec, dove ero in trasferta, con il furgone a noleggio tornai a Budapest. Arrivato caricammo l’auto sul furgone, poi i motori, poi i cambi poi i lamierati, i cristalli etc. etc. Mi sembrava di aver visto tanta roba in quel seminterrato ma il tizio non smetteva di tirar fuori casse e scatole e sacchi di roba.
    Dopo due ore di sfacchinata ero pronto a tornare in Croazia, dove avrei passato la notte per poi partire per l’Italia.

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    Firme, consegna dei documenti. Saluti ed abbracci. La Steyr Puch 500 1958 era finalmente in mio possesso!
    Tutto era andato liscio!
    Arrivai dopo 2 ore a Cakovec, dove finalmente dormii come un ghiro. Partenza al mattino seguente per l’Italia e dopo 7 ore di viaggio arrivai a casa. Scaricata l’auto nel garage e lasciato il resto della roba alla rinfusa in un angolo (con piccola pausa per acquisto chicca online che ho fregato al buon drago :D), finalmente tirai un sospiro di sollievo. Era fatta. La nonnetta giaceva con tutta la sua dote nel mio garage. Soddisfazione totale.

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    Capitolo 10: Stai attento a ciò che desideri

    È sempre stato il sogno della mia vita fare un ritrovamento come questo. Una chicca nascosta in qualche fienile o nel garage di qualcuno che l’ha più o meno conservata nel tempo. Quando viaggio nell’est Europa faccio sempre ricerche di Steyr Puch. Il mio amico mi diceva che essendo stata a quei tempi proibita la vendita in Italia, le Steyr si trovano, oltre che in Austria ovviamente, anche nei paesi confinanti e limitrofi.
    Sogno realizzato! Ora ho un altro rottame da restaurare. Sarà impegnativo ma divertente riportare la nonnetta ai suoi “semplici splendori”. Ci vediamo nella sezione restauri! (tra un paio d’anni… prima devo finire la S :D).

    Grüße
    Auf Wiedersehen
    THE END

    #569132
    drago500
    Partecipante

    1
    Mi hai fregato la battuta di Super Bottom

    2
    Mi hai soffiato “nella pausa” una marmitta Conti che bramo da anni

    3
    il goccio di pipì mi ha fatto troppo ridere!!!

    4
    Che culo!

    5
    Torno a giocare con la bambolina e gli spilloni

    :laugh: :laugh: :laugh:

    #569139
    Lampa
    Partecipante

    :laugh: :laugh: :laugh: :laugh:

    Su draghello non fare così, oltre a farti toccare la marmitta Conti ti farò fare anche un giro sulla nonnetta.
    Una volta restaurata sarà esattamente come questa :woohoo:

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    #569140
    drago500
    Partecipante

    #569145
    Ale74Pc
    Partecipante

    Complimenti Dario. Bel colpo :like
    Avevo qualche sospetto… 😆
    Beh, il lavoro non ti mancherà di certo, ma poi che collezione!
    :woohoo:

    Attachments:
    • Horrorpost3_2023-10-20.png
    #569146
    Lampa
    Partecipante

    Grazie Alessandro, ho avuto davvero tanta fortuna.
    Sapevo che “l’esperto” ti aveva già accennato qualcosa.
    Il nostro amico non tiene giù neanche l’acqua :laugh: :laugh:

    #569149
    Gens Orsina
    Partecipante

    Quand che l’amùr al gh’è, la gamba la tira ‘l pè. (Tutto va da da sé, quando si è innamorati).

    Mi sembra si dica così a Brescia, vero?

    Auguri e complimento Gnaro, una bellissima storia letta tutta d’un fiato. Ora aspettiamo che ci racconti con la stessa enfasi il restauro; in bocca al lupo!!!

    #569150
    Rino Andrea
    Partecipante

    Complimenti!!!!!!!!
    Per le Tue doti, di segugio, narrativa e restauratore.
    Ti auguro buon lavoro

    #569160
    FUFU
    Partecipante

    Quanta invidia, maledetto!!

    Ehm…….. stavo dicendo…. COMPLIMENTI Dario per l’acquisto!!!

    :laugh: :laugh: :laugh:

    Scherzi a parte, sono proprio felice, hai coronato un sogno che in parte posso capire… sarai al settimo cielo!
    Ciao nonnetta, ci vediamo tra un paio d’anni in sezione restauri (se lo zio è di parola 😆 )!

    :like

    #569172
    Lampa
    Partecipante

    [quote=”Gens Orsina” post=407504]Quand che l’amùr al gh’è, la gamba la tira ‘l pè. (Tutto va da da sé, quando si è innamorati).

    Mi sembra si dica così a Brescia, vero?

    [/quote]

    Io ne so un’altro ma non si può scrivere in un Forum pubblico… :blush:

    Fa più o meno così:
    Tirô de piö una sicsent che un car de bò
    (Traina di più una 500 che un carro di buoi)

    Finezza bresciana…. :laugh: :laugh: :laugh:

    #569183
    mimmof500
    Partecipante

    bellissimo acquisto Dario, davvero un gran colpo…

    #569187
    Truvlino
    Partecipante

    Naturalmente mi complimento anch’io dell’eccezionale ritrovamento e mi chiedo…come fai? Come fai a trovare sempre queste chicche., a parte le accezioni scritte, si nota la tua spiccata arte predatoria che come un segugio insegue la preda senza tregua fino alla sua cattura…mi chiedo ‘cacciatori si nasce o si diventa?’

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