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  • #566559
    LEONARDO
    Partecipante

    [quote=”mimidiroma” post=405713]:)

    Le mie affermazioni provengono dalla lettura di alcune dispense distribuite dalla Fiat/Marelli..

    Posso credere che su un motore funzionante è così, il sistema riconoscere e favorisce il cilindro in compressione.

    Forse a “tavolino” è possibile ottenerne due, non c’è la variabile dovuta all’aumento della pressione, la stessa cosa se smontiamo le candele e ci colleghiamo i 2 cavi, se giriamo il motore di scintille dovremmo averne ugualmente due oppure una ?

    Un dubbio viene anche a me

    E’ anche specificato che, per ottenere un arco di scintilla fra gli elettrodi, il sistema (la bobina) deve fornire almeno 8 / 10 KV di tensione (10.000 volt), tensione che alla fine si riverserà quasi esclusivamente sulla candela del cilindro in compressione…è scritto così.

    ..mentre nell’altro cilindro essendo le due candele collegate in serie la tensione avrà un valore di circa 500 volt, e…. 500 volt non producono un arco di corrente, almeno così è riportato sulla dispensa.

    Se sai convincermi non ho nessuna difficoltà a riconoscere che mi sono sbagliato.

    Ciao 🙂

    [/quote]

    Nella seconda immagine si dice esattamente quello che ho detto io, si dice che la scintilla scocca contemporaneamente in tutte due le candele e che l’energia della bobina si scarica prevalentemente nella candela del cilindro in compressione, sempre come dicevo io.
    Che altro può convincerti?
    Forse che sono un ingegnere che dopo una esperienza in ditta privata ha insegnato per venti anni proprio questi argomenti?
    Che sono un appassionato di fisica e matematica e non perdo occasione per imparare cose nuove? Come dice Guccini abbiamo bisogno sempre di nuove conoscenze, perché il sapere è infinito.

    #566563
    Emidio
    Partecipante

    🙂

    E’ vero quello che hai scritto, lo si legge nella dispensa.. “la scarica si riversa sulle 2 candele”.

    Si legge pure che, il voltaggio di 10.000 volt (circa) si riverserà quasi esclusivamente sulla candela prossima all’innesco, mentre l’altra riceverà una tensione di circa 500 volt

    Allora non ha saputo spiegarsi bene chi ha compilato la dispensa.

    Complimenti per i tuoi studi

    🙂

    #566564
    LEONARDO
    Partecipante

    [quote=”mimidiroma” post=405716]:)

    E’ vero quello che hai scritto, lo si legge nella dispensa.. “la scarica si riversa sulle 2 candele”.

    Si legge pure che, il voltaggio di 10.000 volt (circa) si riverserà quasi esclusivamente sulla candela prossima all’innesco, mentre l’altra riceverà una tensione di circa 500 volt

    Allora non ha saputo spiegarsi bene chi ha compilato la dispensa.

    Complimenti per i tuoi studi

    :)[/quote]

    Chi ha scritto la dispensa si è spiegato bene. Infatti come dicevo, la differenza di potenziale necessaria a far scoccare la scintilla dove c’è più pressione è più elevata, mentre nel cilindro dove avviene lo scarico, la differenza di potenziale è molto più bassa, tanto che in presenza di gas di scarico è ancora più bassa, tanto da fare bastare 500 V.
    Per informazione generale, posso dire che in presenza di aria secca e a pressione atmosferica, 3000 V sono sufficienti a far scoccare una scintilla. Nella candela, che ha una distanza di 0,6 0,7 mm, bastano circa 2000 V, che si riducono notevolmente in presenza di aria umida, così come si abbassa in presenza di gas di scarico.
    Qualcuno potrà chiedersi il motivo di questa mia puntigliosità. Ebbene, da sempre sono stato curioso di capire il motivo di un fenomeno, più delle conseguenze dello stesso. È mia convinzione che nel forum ci sia chi come me vuol sapere e capire, in pratica credo doveroso dare, così come ho ricevuto.
    So anche, ma non è il tuo caso, che c’è chi si infastidisce nell’essere smentito. Questo atteggiamento l’ho trovato discutendo di altri argomenti.
    Un caro saluto a te che ti sei dimostrato aperto al dibattito.

    #566567
    Emidio
    Partecipante

    🙂

    Io sono avido del sapere, quello che so mi piace divulgarlo e quelli che sono i miei “lavoretti” mi da piacere mostrarli, mettere gli utenti o qualcuno che abbia una discreta manualità di replicarli e certamente migliorarli
    ..il problema è che molti sono meccanici, essere smentiti da fastidio…lo è pure avere il dubbio su qualcosa che si è fatto perchè convinti che era quella giusta e non lo è.

    Sbagliando si impara, ci sono errori che si tramandano di padre in figlio (almeno ieri), nessuno ne è immune… ricordo i miei di 60 anni fa.

    🙂

    #566568
    LEONARDO
    Partecipante

    [quote=”mimidiroma” post=405720]:)

    Io sono avido del sapere, quello che so mi piace divulgarlo e quelli che sono i miei “lavoretti” mi da piacere mostrarli, mettere gli utenti o qualcuno che abbia una discreta manualità di replicarli e certamente migliorarli
    ..il problema è che molti sono meccanici, essere smentiti da fastidio…lo è pure avere il dubbio su qualcosa che si è fatto perchè convinti che era quella giusta e non lo è.

    Sbagliando si impara, ci sono errori che si tramandano di padre in figlio (almeno ieri), nessuno ne è immune… ricordo i miei di 60 anni fa.

    :)[/quote]

    Quando ero più giovane anch’io facevo alcuni lavoretti. Ora c’è mio figlio che li fa anche per me. Lui è molto appassionato, ha acquistato un capannone per metterci i suoi e i miei rottami, come dicono le altre due figlie. Ha una attrezzatura notevole, a partire da due ponti e tanto altro. Il tutto acquistato da officine dismesse. A sistemarsi il suo gioiello lì dentro c’è anche mio cugino. Un lavoro lungo e impegnativo, dopo aver portato a telaio la sua Citroen DS Pallas, ora la sta ricostruendo vite per vite. È una macchina stupenda, con nulla comparabile, negli anni 70 ne ho avute due il cui ricordo è ancora vivido e presente. Non vedo l’ora che la finisca, così potrò riprovare il piacere di usarla. Ecco, per me la DS è la vettura che ricordo con più piacere, a seguire a pari merito 500 e Panda.

    #566599
    Truvlino
    Partecipante

    Consentitemi un’ultima domanda: alla luce dei concetti espressi è possibile affermare che secondo la formula V=R*I nel cilindro in scoppio, dove avviene l’aumento più consistente della tensione, questa condizione si ottiene perché R aumenta ed R è data dalla miscela aria/benzina ad alta pressione, condizione sicuramente differente dallo stato dei gas nel secondo cilindro per stato e composizione.
    ?????????

    #566608
    LEONARDO
    Partecipante

    [quote=”Truvlino” post=405735]Consentitemi un’ultima domanda: alla luce dei concetti espressi è possibile affermare che secondo la formula V=R*I nel cilindro in scoppio, dove avviene l’aumento più consistente della tensione, questa condizione si ottiene perché R aumenta ed R è data dalla miscela aria/benzina ad alta pressione, condizione sicuramente differente dallo stato dei gas nel secondo cilindro per stato e composizione.
    ?????????[/quote]

    Perfetto, è proprio così.

    #566636
    Emidio
    Partecipante

    🙂

    Nei primissimi anni 70 ho posseduto per circa un mese (forse meno) una Citroen ID (modello base)..in una città come Roma e nel suo traffico caotico non era l’ideale, con il cofano motore lungo come una 500 (il cambio è prima del motore) e i sedili extra soffici rendono la guida un po particolare.

    Malgrado non basso di statura, c’è da stare sempre con il collo teso verso l’alto :laugh:

    Su queste auto il sevo-sterzo è troppo assistito, agli inizi c’è da fare attenzione altrimenti si procede a zig e zag :ohmy:

    Ineguagliabile !!

    #566637
    LEONARDO
    Partecipante

    [quote=”mimidiroma” post=405748]:)

    Nei primissimi anni 70 ho posseduto per circa un mese (forse meno) una Citroen ID (modello base)..in una città come Roma e nel suo traffico caotico non era l’ideale, con il cofano motore lungo come una 500 (il cambio è prima del motore) e i sedili extra soffici rendono la guida un po particolare.

    Malgrado non basso di statura, c’è da stare sempre con il collo teso verso l’alto :laugh:

    Su queste auto il sevo-sterzo è troppo assistito, agli inizi c’è da fare attenzione altrimenti si procede a zig e zag :ohmy:

    Ineguagliabile !![/quote]

    La ID era prodotta in due versioni, la ID20 Special che era il modello base, e la ID20 Super che era identica a una DS 20 però con il cambio manuale, sempre a 4 marce.
    Sarà per la mia statura, 1.83 e per i sedili regolabili in altezza, ma non tiravo certo il collo per guidare nelle strade di Roma. Aveva un freno particolarmente sensibile e uno sterzo particolarmente diretto che dopo un primo approccio rendevano la guida particolarmente piacevole. La morbidezza dei sedili mi permetteva di fare viaggi in rdibilmente lunghi senza stancarmi. Le auto moderne, soprattutto le elettriche hanno caratteristiche impensabili negli anni 70, però peccano in comodità dei sedili e sospensioni. Ci vorrebbe una DS aggiornata con tutte le caratteristiche delle auto moderne, soprattutto con la brillantezza e la silenziosità delle auto elettriche.

    #566642
    Emidio
    Partecipante

    🙂
    Il pedale del freno sulla Pallas era un “bottone” in gomma sul pianale, il cambio sopra il cruscotto lo si confonde con la levetta delle frecce..
    .. servo cambio, servo frizione e servo freno..in marcia, dentro la vettura fa più rumore l’olio dei comandi idraulici che il motore o il rotolare delle gomme.
    ..camminava su 3 ruote e… non aveva a corredo il martinetto per sollevare la vettura volendo sostiture una ruota forata..etc…etc..

    La mia Citroen era una ID 1900, montava un monocarburatore carburatore Solex da 34 mm..la tenni in prova pochissimo tempo, non trovavo mai posto per parcheggiarla sotto casa, abitavo a Monteverde Nuovo

    ..Ieri con gli amici ci scambiavamo le auto..ho avuto una Giulietta spider che scambiai con la mia 500, dopo presi una Triumph TR4, successivamente arrivò la Citroen..etc, vista e piuaciuta si andava all’aci per il passaggio di proprietà.

    🙂

    #566645
    LEONARDO
    Partecipante

    [quote=”mimidiroma” post=405753]:)
    Il pedale del freno sulla Pallas era un “bottone” in gomma sul pianale, il cambio sopra il cruscotto lo si confonde con la levetta delle frecce..
    .. servo cambio, servo frizione e servo freno..in marcia, dentro la vettura fa più rumore l’olio dei comandi idraulici che il motore o il rotolare delle gomme.
    ..camminava su 3 ruote e… non aveva a corredo il martinetto per sollevare la vettura volendo sostiture una ruota forata..etc…etc..

    La mia Citroen era una ID 1900, montava un monocarburatore carburatore Solex da 34 mm..la tenni in prova pochissimo tempo, non trovavo mai posto per parcheggiarla sotto casa, abitavo a Monteverde Nuovo

    ..Ieri con gli amici ci scambiavamo le auto..ho avuto una Giulietta spider che scambiai con la mia 500, dopo presi una Triumph TR4, successivamente arrivò la Citroen..etc, vista e piuaciuta si andava all’aci per il passaggio di proprietà.

    :)[/quote]

    Se era una 1900 allora era una monofaro. La mia era una 2000, aveva un carburatore doppio corpo, la cambiai per una DS 23 Pallas con cambio semiautomatico, favolosa.
    La Giulietta Spider era un’auto che sognai molto, ma i miei genitori non me la comprarono, era un capolavoro di bellezza ed eleganza. Mia madre voleva vendere la mia 500 F per comprarmi la Gamine. Nemmeno per sogno dissi io, o mi compri un’Alfa o una Fulvia Coupé o niente. Infatti vinse il niente e mi tenni la mia 500F, chi troppo vuole nulla stringe. Soltanto qualche anno dopo mio padre mi diede la sua ID, che per lui era troppo grande.

    Mi sa che se continuiamo con questi argomenti, che tra l’altro non riguardano direttamente la 500, in uno spazio riservato alla tecnica, qualcuno giustamente ci tirerà le orecchie.
    Se vuoi rispondermi fallo in uno spazio più generico, io ti vengo a cercare.
    Un saluto,
    Leonardo.

    #566647
    Truvlino
    Partecipante

    Esatto banana500 🙂 🙂 abbiate pazienza ma non andiamo oltre, rientriamo nell’argomento trattato nel topic.
    Grazie

    #567384
    Emidio
    Partecipante

    🙂
    Con un po di manualità (e materiale riciclato) è possibile fare di tutto..

    Quello che vi mostro è un lavoretto fo-da-me, uno spinterogeno ibrido Bosch-Marelli

    La carcassa è del Bosch mentre la parte in rotazione (asse completo di masse centrifughe) appartiene allo spinterogeno Marelli della 500R-126.
    Aggiungo…l’ho trasformato in “elettronico”, ho eliminato i contatti e il condensatore per sostituirli con un impulsore della Marelli, questo per affidabilità.

    E’ migliore delle varie Accuspark..ho mantenuto il correttore di anticipo per un desiderio di vecchia data…non è indispensabile, è presente e amovibile con un altro sistema, conto di applicarlo (quando sarà finito) su un motore standard o MODIFICATO.

    Mi resta da fissare il timer sull’asse porta-spazzola
    Volendo, è possibile applicarci il modulo elettronico (a parte in questo caso) per comandare la bobina (non indispensabile)..sono lavori passatempo, idee che ho sempre avuto, a volte pure copiato per renderle migliori.

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    Attachments:
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    #568257
    Emidio
    Partecipante

    🙂
    Avrei quasi finito, c’è qualcosa da rifinire. 🙂

    Attachments:
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