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Grazie per tutte le indicazioni, ma come si fa a mette in fase lo spinterogeno.
Come dicevo sopra due elettrauti hanno fatto buca per loro con la pistola era in fase ma l’auto non andava.
Fatta ad “orecchio” (occhio) va meglio.
Può essere un problema dello spinterogeno?
Ricordo di averlo acquistato da un rivenditore in fiera ad automo…… ,è un magneti marelli ma aveva il millerighe al contrario e con il meccanico sfilando il perno dello spinteroggeno acquistato lo abbiamo sostituito con uno fuori uso.
Mi viene da pensare ,da ignorante in materia, nonè che lo spinterogeno era della panda e girava al contrario? e sostituendo il millerighe per farlo incastrare con la camme mi crea problemi?
Altra cosa notata è che dal piccolo foro che c’è nel fondo dello spinterogeno esce sempre olio che mi imbratta la marmitta, può esserci un collegamento a questo fatto.
Monto l’accuspark e devo dire che nonostante questo problema è un passo avanti rispetto la vecchia accensione :like
Ciao Fabio, penso che il tuo problema non sia dovuto tanto ad una messa in fase dello spinterogeno…comunque puoi fare una verifica, se usi calotta e spazzola rotante. Metti l’albero motore nel segno di punto morto superiore, o ancora meglio, nel segno di riferimento dell’anticipo richiesto (trovi la foto in un libretto di uso e manutenzione). In questo punto togli la calotta e verifica che la metà della spazzola sia allineata con il relativo contatto della calotta. Per aiutarti, puoi anche fare dei segni con un pennarello sul bordo della calotta in corrispondenza dei contatti, rimontare la calotta e riportare i segni sul corpo dello spinterogeno. In questo modo basterà vedere se la mezzeria della spazzola è approssimativamente in linea con il segno fatto. Se tutto questo è ok, lo spinterogeno è fasato. Ovviamente parto dal presupposto che il tuo è montato correttamente e non ruotato di 180°, altrimenti non andrebbe neanche in moto, visto che la scintilla andrebbe sul cilindro sbagliato 😉 . Quindi, se lo spinterogeno è in fase, si può passare alla regolazione dell’anticipo. E qui sorgono i tuoi problemi. Premessa: con un accensione elettronica è indispensabile la stroboscopica. Se si monta un kit come il tuo su un motore originale è consigliabile attenersi alle indicazioni del costruttore perchè avrà sicuramente fatto dei test per avere risultati ottimali. Nel tuo caso il discorso è completamente diverso. Prima cosa, tu sei partito da uno spinterogeno Panda30. Giustamente avete sostituito l’ingranaggio perchè il motore della Panda30 gira in senso inverso quindi l’ingranaggio non è compatibile, ma lo spinterogeno ha anche una diversa taratura delle masse centrifughe, quindi un’altra curva di anticipo rispetto ai motori 500 e 126. Inoltre il tuo motore ha subito profonde modifiche (ricordo di aver letto qualcosa 😉 ) e queste possono richiedere valori di anticipo completamente diversi da quelli originali o da quelli indicati dal produttore dell’accensione. D’altronde, se esistono diverse tarature di anticipo per i vari motori bicilindrici originali di 500, 126 e Panda che differiscono di poco uno dall’altro, figurati nel tuo caso dove hai stravolto tutto… Nel tuo caso penso sia nesessario ricercare l’anticipo ideale, adatto alle modifiche che hai fatto. un aumento considerevole della compressione richiede un diverso anticipo, una camera di scoppio modificata nella forma richiede un diverso anticipo, e molti altri fattori portano ad avere diversi valori di anticipo… Per andare sul sicuro, ottenere il risultato migliore e non fare danni io vedo solo una soluzione: trovare un preparatore che disponga di un banco prova a rulli e una cuffia per rilevare i battiti di detonazione. Con quest’attrezzatura potrai mettere sotto carico il motore replicando le situazioni reali di funzionamento e spingere al limite il valore di anticipo ai vari regimi e con carichi diversi, rilevando così la corretta curva per avere il massimo dalla tua preparazione senza però avere danni collaterali. A quel punto potrai valutare se il kit da te installato può essere ideale, sufficiente o non soddisfacente per la configurazione del tuo motore. l’anticipo “ad orecchio” indicato da te non è la soluzione migliore :huh: …è anche vero che non vai a gareggiare e quindi il tuo motore non è sempre al limite, ma quando lo è io penso che sia quasi impossibile capire se il motore gira con l’anticipo corretto, troppo basso (e qui non ci sarebbero danni, al limite non rende al massimo) o troppo alto (in questo caso, a lungo andare ci si trova un buco nel pistone). Questo perchè i battiti di detonazione ad alti regimi possono essere coperti dal rumore del motore stesso, soprattutto se c’è uno scarico sportivo aperto…quindi è un pò difficoltoso sentirli ad orecchio…poi questo è il mio pensiero 😉 .
Salve a tutti, vi chiedo scusa perchè avevo promesso di approfondire l’argomento in queste sere e non ho mantenuto la promessa 🙁 …purtroppo la mia compagna si è presa una bella influenza e quindi, dopo il lavoro, devo contribuire in casa visto che lei è costretta a letto, e la sera arrivo che sono cotto…ieri sera dopo cena mi sono addormentato sul tablet :unsure: …
Appena riesco continuo l’argomento. Scusate ancora.
Non occorre scusarsi… noi aspettiamo senza fretta.
Come ti capisco io mi addormento mentre leggo la favola ai bimbi per farli addormentare :woohoo:
Eccomi! Continuiamo l’argomento 😉 . Direi di partire dall’accensione Magneti Marelli Nanoplex, visto che l’amico Meury ha chiesto delucidazioni in merito 🙂
Premessa: l’accensione Nanoplex è la massima evoluzione di accensione applicata su motori bicilindrici di derivazione 500, pensata, progettata e realizzata proprio per loro. A mio parere è una delle migliori soluzioni per motori originali o mediamente preparati in grado di rispondere ottimamente alle esigenze di prestazioni ed affidabilità. Poi ognuno ha i propri giudizi, io non sono qui ad imporre nulla 😉
L’accensione Nanoplex è un’accensione statica, nel senso che non sono presenti all’interno del sistema dispositivi meccanici per il comando o la variazione dell’anticipo. Quindi potete dimenticarvi lo spinterogeno con tutti i suoi componenti da far manutenzione. È un’accensione molto semplice, composta da pochi elementi, ed è abbastanza facile da montare. Iniziamo ad elencare i vari componenti.
Il modulo elettronico Nanoplex: è il cuore del sistema. È piuttosto compatto e funziona in modo semplice. Al suo interno sono presenti solo due curve di anticipo e le seleziona in base al carico richiesto dal motore. Quando il motore gira al minimo o con la farfalla dell’acceleratore parzializzata (basso carico) seleziona una curva con anticipo più elevato, perchè in queste situazioni, in camera di scoppio le condizioni non sono favorevoli (poca miscela, compressione dinamica relativamente bassa, ecc.), in più il motore dev’essere pronto a rispondere quando andremo ad affondare, quindi serve più anticipo. Al contrario, quando chiediamo la massima potenza si creano situazioni più favorevoli all’interno della camera di scoppio, qiundi l’anticipo può (deve) essere ridotto. In più, questo modulo è provvisto di limitatore di giri, cosa molto utile se il motore è stato preparato 😉 . Esistono tre varianti di questo modulo: il 210, con limitatore a 6200giri/min. (più che sufficiente per motori originali o lievemente preparati), il 211, che ha le stesse curve di anticipo del 210 ma con limitatore a 6800giri/min. (ideale per motori mediamente preparati) e il 213, che dovrebbe avere una curva di anticipo leggermente diversa e limitatore tarato a 7000giri/min. Il 210 era di colore nero ed equipaggiava le CinquecentoED non catalizzate, facilmente reperibile. Il 211 era di colore grigio ed equipaggiava le CinquecentoED catalizzate, facilmente reperibile. Infine il 213 era di colore blu ed equipaggiava le ultime serie di 126 polacche raffreddate ad aria e non è quindi reperibile in Italia.
In più, a titolo informativo, sempre in Polonia è possibile reperire un modulo modificato, studiato probabilmente per applicazioni sportive, che ha al suo interno delle curve di anticipo più spinte e non è dotato di limitatore, per poter essere liberi di spingere il motore al regime desiderato.
Il sensore giri: è un sensore elettromagnetico ed è necessario alla centralina per rilevare la rotazione e la posizione dell’albero motore. Lo fa sfruttando tre denti montati sulla puleggia dell’albero motore, in posizioni ben specifiche.
La puleggia albero motore: ATTENZIONE! La puleggia dell’albero motore dei motori CinquecentoED è l’unico componente che è inutilizzabile, perchè come ben saprete, questo motore gira in senso inverso, quindi i denti sono al contrario. Ci sono tre strade: vi procurate una puleggia di un 126 polacco, perfettamente intercambiabile e che mantiene la centrifuga olio; cercate online delle ghiere che si possono applicare sui bulloncini del coperchio della centrifuga (andranno poi registrate per trovare la corretta posizione rispetto al sensore giri); sostituite la puleggia con una di produzione artigianale dotata dei denti in questione (in questo caso la maggior parte delle volte viene eliminata la centrifuga).
Interruttore a depressione: è chiamato anche manocontatto ed ha il compito di “sentire” quando il motore è sotto carico. Lo fa tramite un tubetto collegato sotto il carburatore. È tarato dalla fabbrica ad un certo valore di depressione e quando questo valore si presenta all’interno del tubetto, invia un segnale al modulo che provvederà a variare l’anticipo.
Bobina di accensione: è una bobina a doppia uscita comandata direttamente dal modulo, quindi deducete che il sistema in questione è a scintilla persa.
Questo è il sistema Nanoplex, come vedete è piuttosto semplice 😉
In seguito inserirò della documentazione dove potrete vedere dei disegni e degli schemi che vi aiuteranno a capire.
Per il resto, non esitate a chiedere 😉 🙂
Davide
Ecco un estratto di un manuale Marelli
Questo invece è un estratto del manuale Fiat
Questo grafico rappresenta la differenza di lavoro delle due curve di anticipo. Purtroppo le didascalie sono in polacco.
Mentre qui sono raffigurate le posizioni esatte dei denti sulla puleggia con i relativi angoli
ATTENZIONE!!! La prima immagine indica la puleggia dei motori CinquecentoED, che girano al contrario. Se volete realizzare una flangia da soli (o farla fare) ed applicarla sulla vostra puleggia, dovete prendere come riferimento la SECONDA immagine.
Ora qualche foto per rendervi conto di com’era montata sulle 126 polacche 😉
Come noterete nella terza foto, il monoblocco non veniva lavorato dove era previsto il foro per lo spinterogeno.
Grazie per tutto questo… dettagliato in ogni parte.
Fino ad ora abbiamo analizzato il sistema Magneti Marelli Nanoplex. Tra qualche giorno inizierò ad esporvi un altro sistema, sempre di derivazione Magneti Marelli dedicato ai motori Fiat. Mentre riorganizzo idee e materiale da documentare, resto in attesa se qualcuno avrà eventuali richieste di chiarimenti sulla Nanoplex 😉
Continua
Bene a questo punto potresti farmi un elenco di tutte le cose che dovrei trovare per fare questa modifica… :laugh:
Sempre se si trovano.
Oppure vediamo se le altre sono più semplici?
Meury, hai ragione! Ho analizzato il funzionamento del sistema ma poi ho tralasciato il fattore pratico del montaggio…provvediamo 😉
Se siete interessati a montare quest’accensione, dovete prima di tutto trovare in demolizione una CinquecentoED completa di tutti i particolari e che non abbia il cablaggio motore danneggiato. Una volta trovata, potete iniziare a smontare il modulo elettronico compreso di staffa; su quest’ultima è montato anche il sensore di depressione (manocontatto). Togliete anche tutta la tubazione collegata al manocontatto che comprende anche una valvolina di colore viola, necessaria per un buon funzionamento del sensore. Poi togliete la bobina ed il sensore giri completo di supporto. Attenzione che una delle due viti del supporto è a rottura (viti senza testa fatte per evitare lo smontaggio, in questo caso per evitare di starare la registrazione della posizione corretta del sensore giri), vi servirà uno scalpello e una pinza a pappagallo. La puleggia motore non è necessaria, perchè è al contrario. Se volete, potete prenderla per usarla come campione, per rilevare la posizione dei denti, ma ricordate che per fare i rilevamenti corretti, dovrete girarla sottosopra. A questo punto io vi consiglio di continuare a smontare il cablaggio motore, anche se dovrete togliere spine da dispositivi che non v’interessano. Quando poi sarete a casa tranquilli sul vostro banco da lavoro, potrete aprire completamente il cablaggio e, lasciando collegati alle loro spine i vari dispositivi dell’accensione, potrete eliminare facilmente i fili che non servono. A pulizia ultimata, dovreste trovarvi tutti i dispositivi attaccati alle loro spine, un capicorda ad occhiello che andrà collegato alla carrozzeria e un filo libero che andrà collegato al positivo sotto chiave.
Per l’installazione sulla vostra auto, la cosa più complessa è risolvere il problema puleggia e sistemare correttamente il sensore giri. Per farlo, vi consiglio di mettere un cric o un ceppo di legno di altezza adeguata sotto la coppa motore e rimuovere la traversa posteriore, così avrete tutto libero. A questo punto rimuovete la cinghia, il coperchio della centrifuga e la puleggia. Come ho gia scritto, avete più scelte per questo problema: vi procurate la puleggia della 126 polacca (per chi vuole fare una ricerca, il modello in questione era denominato 126 EL), modificate la vostra puleggia (alcuni si costruiscono i dentini e li saldano o fanno saldare sulla puleggia), vi procurate una ghiera su cui ci siano i denti adeguati per quest’accensione e la fissate sulla vostra puleggia oppure comprate una puleggia artigianale dotata di denti per questo tipo di accensione. Risolto il problema puleggia, non rimane altro che posizionare correttamente il sensore. Qui potete prendere spunto dalle foto esempio pubblicate sopra. Comunque basterà fare una semplice staffa che verra fissata da una parte su due bulloni del coperchio distribuzione e dall’altra ci fisseremo il supporto del sensore che abbiamo smontato. Per trovare la corretta posizione, leggete quanto riportato sui manuali che ho pubblicato. Per poter sfruttare le due mappe memorizzate nel modulo di accensione, dovrete collegare il tubetto di depressione sotto al carburatore. Per farlo dovrete modificare la basetta di bachelite praticando un foro e piantando al suo interno un tubetto in ottone, tipo quello dei carburatori. Per ultima cosa non rimane altro che collegare i cavi candela ed il gioco è fatto. Se posizionerete la bobina nella parte alta del vano motore, dovreste riuscire a riutilizzare i cavi che avete recuperato dall’auto demolita 😉 . A questo punto non vi rimane altro che fissare il supporto del modulo, sistemare il cablaggio, girare la chiave, tirare la levetta di avviamento e godervi il lavoro fatto 😉
Io penso che stai turbando molti cinquecentisti … :laugh: :laugh:
Grazie Davide per questo gran lavoro che stai facendo per il Forum. :like 😉
Grazie per queste belle nozioni!
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