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A destra sono indicati i gradi di anticipo che si vanno ad aggiungere a quelli iniziali di calettamento, che in questo caso sono 10. Se aggiungi 10 a ciò che leggi sul grafico, ottieni il valore a sinistra. In pratica l’indicazione a destra aiuta a capire quanto aumenta l’anticipo rispetto ai giri.
Mi sono procurato anch’io il kit per l’accensione elettronica con centralina e avrei alcune domande da porre.
La prima riguarda la posizione del manocontatto a depressione. Al momento ho previsto di fissarlo alla piastra d’alluminio su cui monto anche la centralina e la bobina, che andrà avvitata ai prigionieri del regolatore di tensione nel lato anteriore sinistro del cofano (ho l’alternatore quindi il regolatore non è più presente).
In questa posizione il manocontatto sarà meno sbattacchiato ed esposto al calore che montandolo sul motore stesso. Il tubetto che lo collegherà al condotto d’aspirazione sarà però più lungo che se lo montassi sul motore. Mi chiedo quindi se la lunghezza del tubetto non porti altre controindicazioni (ritardi di risposta o simili).
Un’altra domanda riguarda la taratura del manocontatto, mi chiedevo se la taratura di fabbrica sia adeguata o se bisogna prevedere di alterarla. Mi pare si possa intervenire su di questo regolando la vite al centro del diaframma, che è fermata da una goccia di resina proprio per non far perdere la taratura di fabbrica.
L’ultimo interrogativo è per la centralina stessa, vedo che nella sua installazione d’origine è montata su un dissipatore di calore.
Mi chiedo se convenga procurarselo o se il fatto di montarla su un supporto metallico che svolge pressapoco la stessa funzione sia già sufficiente a garantire il raffreddamento.
Ciao Lucio, scusa il ritardo, cerco di darti le risposte che cerchi a mio parere.
Per quanto riguarda la posizione del manocontatto, condivido con te di posizionarlo in un punto dove non sia troppo esposto al calore, è un componente delicato ed ormai datato, oltre che di difficile reperibilità, quindi meglio salvaguardarlo. La lunghezza dei tubi può incidere sul suo funzionamento, perchè se è vero che in teoria la pressione si espande uniformemente, un una tubazione, le variazioni di pressione, se repentine, possono avere dei ritardi di propagazione da un estremità all’altra (esperienza fatta sui tubetti che gestiscono il controllo della pressione nelle turbine). In questo caso però, valuta che la Fiat prevedeva sulle 126 polacche che uscivano di serie con questo sistema, già delle tubazioni più lunghe rispetto alle 500ED, come puoi vedere in foto, quindi puoi tranquillamente procedere a montarlo in quella posizione.
Sulla taratura del manocontatto, io mi limiterei alla sola verifica, ed eviterei di regolarlo. Questo per i motivi già scritti sopra: è delicato, vecchio e di difficile reperibilità, quindi si rischia solo di danneggiarlo, di rimanere poi senza componente, e di doverne poi cercare un altro o un’alternativa a questo.
Infine, riguardo al dissipatore, io eviterei assolutamente di montare la centralina senza. Se la Fiat, o meglio la Magneti Marelli, lo prevede, è perché c’è la necessità di smaltire del calore, e una piastra di alluminio non è in grado di assolvere tale compito. Inoltre tale dissipatore è montato direttamente sulla carrozzeria, quindi non tralascerei anche un aspetto di messa a massa.
Grazie per i consigli, sempre preziosi 🙂
Ecco quindi l’installazione modificata con l’aggiunta del dissipatore.
Volendo si potrebbe aggiungerci una ventola da PC ma non credo che durerebbe a lungo nel vano motore.
Grazie Davide per questa interessantissima guida. A questo punto, se possibile ti chiederei anche alcune considerazioni sull’accensione elettronica “ignition 123” e, in particolare, cosa ne pensi se confrontata con i sistemi da te descritti, così come con l’Accuspark.
Grazie ancora!
Ciao, sono tutti sistemi diversi, considera che:
– l’Accuspak da solo consente di eliminare le puntine e il condensatore, con conseguenti benefici per l’affidabilità
– l’Accuspark con bobina Panda 30 (ma questa bobina funziona anche col tradizionale ruttore a puntine) permette di eliminare anche la spazzola di distribuzione, meno problemi in caso di umidità e più corrente alle candele
– lo spinterogeno 123 e l’impianto di derivazione Cinquencento descritto in questo topic sono sistemi più avanzati e destinati in primo luogo a motori elaborati, nel senso che si possono montare anche su motori di serie, ma la spese sarebbero investite con più profitto per contribuire alle elaborazioni di base.
Nello specifico non so come funzioni l’accensione 123 ma presumo che l’impianto della Cinquecento sia superiore, in quanto tiene conto sia del regime del motore sia del carico richiesto allo stesso, tramite il manocontatto a depressione. La 123 nella versione per 500 non ha un sistema per misurare il carico, da quanto vedo sul loro sito ha delle curve di anticipo pre-impostate.
Grazie Luciano: ora le cose mi sono più chiare!
Accuspark accoppiata a bobina panda 30 sono quindi già un bel miglioramento, in termini di affidabilità e prestazioni. Grazie ancora. Sono comunque curioso di ascoltare anche l’opinione di Davide.
Ciao e scusa il ritardo, purtroppo non riesco più a frequentare il forum come prima.
Mi spiace non esserti d’aiuto, non conosco l’accensione da te citata, quindi non posso darti pareri in merito.
Ciao a tutti.
La nonoplex con spinterogeno originale 126 (senza depressore) che curva di anticipo dà?
Qualcuno potrebbe indicarmi anche la curva del bkl4?
Grazieeeee
[quote=”Lorcont6″ post=402823]Ciao a tutti.
La nonoplex con spinterogeno originale 126 (senza depressore) che curva di anticipo dà?
Qualcuno potrebbe indicarmi anche la curva del bkl4?
Grazieeeee[/quote]
La nanoplex è un’accensione che esclude lo spinterogeno
Errore mio. Grazie
Ho riletto per bene tutte le lezioni di @daderace e alla fine ho scelto un kit per spinterogeno 126 e modulo bkl con bobina fire.
Approfittando di un paio di giorni di ferie ho portato a termine l’installazione del sistema.
Per prima cosa, dopo aver preparato l’assemblaggio bobina/centralina/manocontatto, bisogna smontare la puleggia sull’albero motore per montarci la ruota fonica
Intanto si può montare anche il supporto del sensore di posizione
Si riassembla la puleggia controllando che il traferro fra sensore e risalti sulla ruota fonica sia omogeneo su tutti i risalti.
Si può anche fare una prima verifica della messa in fase. A occhio sembrava ritardato di diversi gradi…
Fatto questo il più difficile è fatto. Resta da mettere in opera la basetta del carburatore con raccordo per il tubetto del manocontatto
E quindi montare e collegare il supporto con le componenti principali, in questo caso ai prigionieri del regolatore
Si rimonta il resto, si assicurano i cavi candele al tubo dell’aspirazione ed è tutto
In teoria… in pratica il controllo della messa in fase ha evidenziato il ritardo sospettato in sede di assemblaggio. Più di 10°!
La soluzione consiste semplicemente nell’asolare il supporto del sensore per poterlo posizionare più in basso ed ottenere l’anticipo statico corretto.
Ciao Lucio
….quindi sulla centralina sono presenti nove fili? Alimentazione, bobina, impulsore, dispositivo per l’anticipo.
Ciao, sì, la disposizione è diversa rispetto allo schema originale. Manca il filo 2 per il tester, c’è una massa in più e l’uscita per il contagiri che la Cinquecento non aveva. Ricordo che tutto era compreso in un kit per le elaborazioni delle 126 che ho trovato in Polonia, il cablaggio non è opera mia, l’ho trovato già predisposto. Io ho solo realizzato la piastra d’alluminio per montare i componenti, la basetta con beccuccio e ho modificato il supporto del sensore.
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