Club Clay Regazzoni

[Anonimo]

albi500 ha scritto:

mai sentito parlarne :dry:

Prendo spunto da un altro topic per parlarvi di un passato recente e ricordare qualche Amico.
Ho preferito una nuova discussione, giacché ci tengo e sarei uscito troppo dal topic in questione.

http://www.clubclayregazzoni.it/present/index.aspx
Il Club Clay Regazzoni onlus é nato nel lontano 1994 dall’amicizia tra il pilota ticinese, un carrozziere di Paullo e un prete di Lodi, tutti appassionati di automobilismo sportivo d’altri tempi, a ruote scoperte e non.
Don Luigi si occupa di una piccola comunità rurale di poche anime, alle porte di Lodi, oltre a seguire il recupero, fisico e psicologico, dei traumatizzati della strada; qualche anno fa anche Quattroruote gli ha dedicato due pagine.
Ogni anno organizza almeno due eventi come raccolta fondi.
Il primo é in primavera il Raduno di Cadilana, dove i proprietari di auto sportive di prestigio scarrozzano i bambini.
Il secondo é la cena di Natale detta “GP della Solidarietà”, dove mette in asta tutti gli “automobilia” ricevuti da piloti, manager e meccanici (caschi, tute ignifughe, alettoni, cerchi e gomme, etc).
Il Don é molto amato dai giovani, perché al catechismo vero ne aggiunge uno “moderno”, basato su aneddoti, spiegazioni e racconti a motore!
Io ci credo perché li ho visti comprendere che un buon pilota lo é col piede sinistro; con il destro sono tutti buoni!
Di un’auto quei giovani non chiedono quanto fa di velocità massima, ma come fare a fermarla, perché sanno che non é importante il valore da 0 a 100, quanto quello da 100 a 0.
Quegli adolescenti rispettano la Vita 😉

[alberto]

che bella persona, davvero!!! sicuramente il suo catechismo “moderno” funziona molto di più rispetto allo schema tradizionale 😉

[Domenico]

da quello che hai scritto deve essere un grande Uomo, con il suo catechismo sicuramente insegna tanto buon senso ai giovani. Complimenti Don Luigi e continui cosi.
Grazie Salvatore per la spiegazione di chi è Don Luigi.

[Massimo Garzia]

Purtroppo il problema della guida spericolata dei giovani oggi, con le auto odierne che tendono a perdonare molti errori e a farti perciò sentire un gran pilota, sta diventando sempre più urgente da affrontare, cercando soluzioni e rimedi. Non so voi ma spesso, specialmente quando giro in moto, mi trovo a dovermi allontanare da qualche “nuovo genio del volante” che, incurante del pericolo a cui sottopone tutti quelli che gli stanno intorno, tenta di stabilire in mezzo al traffico il nuovo record da uscita a uscita del GRA. Ben vengano perciò tutti quelli che dedicano il loro tempo ad iniziative come quella di Don Luigi, il problema è che sono sempre più rare esd affidate unicamente all’iniziativa dei volenterosi. 🙁 🙁

[Luigi]

le persone che si chiamano “LUIGI” hanno una marcia in più

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[alberto]

:laugh: :laugh: :laugh:

[Maurizio]

bel racconto e complimenti a Don Luigi 🙂 🙂 🙂 🙂

[Maurizio]

Penso che le risposte a questa intervista valgano piu di ogni commento.
http://www.clubclayregazzoni.it/multimedia/serenovariabile.aspx

Forza Don Luigi. 😉

Sal, ho avuto la fortuna di veder guidare Alboreto la Ritmo e la Lancia al Giro d’Italia e me ne sono innamorato.

[Anonimo]

Grazie a tutti voi Amici.

Michele Alboreto é stato l’ultimo gentiluomo in F1, per questo amo ricordare solo la moglie e le due bambine, oggi giovani donne.
Mike Buongiorno era un suo vero amico e molti altri al funerale lo erano, ma tanti solo per facciata.
Un mondiale perso solo perché il Drake scelse le turbine tedesche alle giapponesi, collezionando ritiri che levarono ad Alboreto e alla squadra quanto meritavano per capacità del pilota e gruppo telaio motore.
Unico vero signore nelle testimonianze in Tribunale a Bologna; leggete gli atti del processo per capire chi ha infangato l’automobilismo e la memoria di Senna.
Poi le “colluttazioni” con Barnard, la delusione Williams e il passaggio alle ruote coperte!

Clay Regazzoni é il simbolo per questo Club voluto e creato grazie al suo sostegno.
Ha trascorso una vita sulla sedia a rotelle solo perché la Ensign ha usato il titanio per diverse componenti per alleggerire la vettura: il pedale del freno si é fratturato alla staccata prima del tornantino del GP Usa 1980.
Il peggio era che le barriere erano troppo vicine, inutilmente visto che il rettilineo cittadino era ancora lungo 3 miglia.
Un sacrificio evitabile da parte di costruttori e organizzatori!
Se avrete occasione vi prego di leggere il suo libro “Questione di cuore” per capire un vecchio mondo di auto e di psicologia di chi pian piano, in un letto d’ospedale, matura la consapevolezza di restare seduto per sempre.
Ma lui indomito ha continuato con un dinamismo impareggiabile: pensate che pochi anni fa si é fratturato il femore correndo col kart a Menton, solo perché ha continuato a “sportellarsi” con Merzario.
In due facevano più di 100 anni e un adolescente avrebbe avuto maggior pacatezza, ma in pista no, tutto é diverso.

Non vi annoio oltre. 🙂

[alberto]

Sal non ci annoi, anzi. Io non ho vissuto quel periodo però fa sempre piacere scoprire nuove cose e poi deve essere stata una bella epoca :side:

[Giovanni Risitano]

Per fortuna esistono ancora persone come Don Luigi!!!!!!

[Domenico]

Nel giro turistico offerto dal amico Sal era compresa una visita presso la parrocchia di Don luigi, ci ha accolto calorosa mente vi assicuro che tutto quello che ci ha detto sal su Don Luigi corrisponde tutto alla realtà posso solo aggiungere che è una persona straordinaria.
In occasione mi è stato fatto dono di un regalo che è stato ben accettato con tanto entusiasmo una volta a casa vi posto la foto.
Grazie Sal di avermi fatto conoscere Don luigi. 😉

[Daniele]

complimenti Sal

[Anonimo]

Esperienza dai contorni intensi e riservati; non abbiamo foto, forse complice la canonica in semioscurità o i racconti del Don su uomini come Regazzoni, Alboreto, Senna ha messo in soggezione gli amici.
A volte emerge una triste malinconia, rievocando il passato.

[Domenico]

Possiamo anche aggiungere l’emozione che in quel istante era tanta, ora vi posto la foto del Dono ricevuto da parte di Don Luigi che certamente lo conserverò gelosamente insieme al ricordo di aver conosciuto un Uomo cosi senza nulla togliere a gli altri amici che Salvatore ha voluto farmi conoscere. Per me il tutto è stata un esperienza unica.
Grazie Don Luigi di tutto e i migliori auguri per tutto quello che stai facendo continui cosi sei grande.

[Autore]

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