Ciao, è giusto fissare alcuni punti in effetti:
1) La massa va bene qualsiasi punto in metallo scoperto del motore o del vano motore che assicuri una buona presa alla pinza, tipo la testa di un bullone, con l’accortezza che il cavo deve restare lontano dai tubi di scappamento e dalla puleggia
2) Alimentazione invariabilmente attaccata al positivo della bobina, che è quello dove arriva il cavo azzurro.
3) Credo che se necessario sia precisato nelle istruzioni dello strumento ma per logica attaccherei prima il sensore e il negativo, poi andrei a collegare il positivo
4) Nessun rischio di scosse ad alta tensione, io di solito per collegarla procedevo iniziando da sensore e negativo, la riponevo di modo che con gli scossoni dell’avviamento non cadesse, quindi accendevo e andavo a collegare il positivo.
I rischi sono quelli legati all’operare attorno a un motore acceso, in più in condizioni di luce scarsa, quindi prestare particolare attenzione alla puleggia in rotazione, specie che i cavi e le pinze non vadano a toccarla, e ai tubi di scarico che diventano presto pericolosamente caldi, non toccarli né con i cavi né col corpo. Lo scarico impone anche ottima areazione del luogo dove si esegue la prova, vietato farla dentro un box. Un aiutante per avviare il motore è il benvenuto.
Riguardo allo strumento, è importante trattare con molto riguardo la pinza del sensore, che contiene un materiale magnetico molto delicato: non va lasciata chiudere di scatto e non va sbattuta in giro.