Homepage Four › Forum › Movies and pics › Come eravamo al di là delle fantasie.
Molti pensano agli anni ’60 come il paradiso dell’automobile.
Io ricordo un traffico infernale, scarichi inquinanti e rumorosi, lamiere arroventate dal sole, sterzo e freni affaticanti, nessun dispositivo di sicurezza se non le limitate prestazioni.
Non parliamo della affidabilità e la durata di quei mezzi, la 500 era proprio una eccezione.
Ah, per rimanere nel reale, qualcuno ha visto valigette appese al cofano posteriore? Quanti cerchi in lega avete visto nel filmato?
Io amo la 500, fa parte dei miei ricordi, ma anche le precedenti considerazioni fanno parte dei miei ricordi.
Mi spiace di aver urtato la suscettibilità di qualcuno, ma l’amore per la verità e per i miei ricordi mi spinge a promuovere una certa idea del passato.
Abbiamo già una discussione dedicata ai filmati d’epoca
https://www.500clubitalia.it/forum/16-movies-and-pics/174554-l-italia-della-500
nella quale abbiamo raccolto tanti video e tante storie, che al di là delle fantasie raccontano uno spaccato dell’ Italia di quegli anni.
[quote=”drago500″ post=405164]Abbiamo già una discussione dedicata ai filmati d’epoca
https://www.500clubitalia.it/forum/16-movies-and-pics/174554-l-italia-della-500
nella quale abbiamo raccolto tanti video e tante storie, che al di là delle fantasie raccontano uno spaccato dell’ Italia di quegli anni.[/quote]
Il mio intento è tutto nella mia ultima frase e non nel filmato usato come testimonianza di una verità che molti si ostinano a negare.”L’amore per la verità e per i miei ricordi mi spinge a promuovere una certa idea del passato”. Ecco perché ho scelto un nuovo argomento da trattare senza che esso venga disperso tra tante immagini. Parecchie di queste potrebbero essere discusse all’interno di questo titolo, ma inserite dove sono non soddisfano al mio proposito.
Beh, allora posso solo dirti che i tuoi ricordi………sono i tuoi ricordi, che quindi sono soggettivi.
Credo che il ns Leonardo desideri esprimere e condividere una riflessione oggettiva sugli anni del boom economico dal punto di vista motoristico e di qualità costruttiva e relativa affidabilità. I famosi anni 60 hanno ormai assunto un’aura di leggenda, ambientati in un’atmosfera di ebbrezza per un presente ed un futuro carichi di promesse e benessere, luminosi come le speranze di chi metteva su famiglia e assaporava la libertà alla guida di un’automobile acquistata firmando montagne di cambiali.. quella libertà che diventava sosta selvaggia, traffico caotico senza regole, viaggi sudati a finestrini aperti e passeggeri stipati come sardine fra bambini bagagli e provviste di cibo, in barba a qualsiasi precetto di sicurezza andando oltre le possibilità meccaniche dell’auto posseduta.. a 80mila km un motore era sfatto, i 100mila un traguardo per guidatori esperti, le vernici che si opacizzavano in pochi anni e la ruggine che divorava le auto più trascurate. Di fronte al mito, questa quotidianità svanisce rendendo tutto etereo, persino gli sterzi granitici
[quote=”drago500″ post=405169]Beh, allora posso solo dirti che i tuoi ricordi………sono i tuoi ricordi, che quindi sono soggettivi.[/quote]
Che le auto di allora, non catalizzate inquinassero di più, è soggettivo? Che le auto di allora fossero più pesanti da condurre rispetto quelle di oggi, è soggettivo? Che nessuna raggiungesse tranquiillamente parecchie centinaia di migliaia di chilometri come quelle di oggi, è soggettivo?
Che le auto di allora non fossero soggette ai moderni test di sicurezza, è soggettivo? Anche il filmato è soggettivo? Scusa, ma per mia formazione tecnico scientifica, sono le dimostrazioni che danno oggettività alle argomentazioni, non affermazioni generiche campate sul nulla. Se hai argomenti per sostenere quanto dici manifedtali, è proprio per questo che ho introdotto l’argomento.
Un’ultima cosa, ma tu negli anni ’60 che età avevi? Io avevo la patente e giravo tranquillamente con la mia 500 e la Citroen DS di mio padre.
Mi spiace questa discussione, ma non posso accettare il relativismo, dove ogni affermazione, per quanto documentata, vale l’altra.
[quote=”riccardo.rabassini@gmail.com” post=405174]Credo che il ns Leonardo desideri esprimere e condividere una riflessione oggettiva sugli anni del boom economico dal punto di vista motoristico e di qualità costruttiva e relativa affidabilità. I famosi anni 60 hanno ormai assunto un’aura di leggenda, ambientati in un’atmosfera di ebbrezza per un presente ed un futuro carichi di promesse e benessere, luminosi come le speranze di chi metteva su famiglia e assaporava la libertà alla guida di un’automobile acquistata firmando montagne di cambiali.. quella libertà che diventava sosta selvaggia, traffico caotico senza regole, viaggi sudati a finestrini aperti e passeggeri stipati come sardine fra bambini bagagli e provviste di cibo, in barba a qualsiasi precetto di sicurezza andando oltre le possibilità meccaniche dell’auto posseduta.. a 80mila km un motore era sfatto, i 100mila un traguardo per guidatori esperti, le vernici che si opacizzavano in pochi anni e la ruggine che divorava le auto più trascurate. Di fronte al mito, questa quotidianità svanisce rendendo tutto etereo, persino gli sterzi granitici[/quote
Ti ringrazio per aver espresso meglio di me il mio pensiero. Credo si possano amare le auto storiche per quello che hanno rappresentato, senza mitizzarle. Oggi viaggio in auto elettrica e non tornerei più indietro nemmeno a una decina di anni fa.
Saluti,
Leonardo.
Credo tu abbia sbagliato forum.
[quote=”drago500″ post=405183]Credo tu abbia sbagliato forum.[/quote]
Spero sia tu a sbagliarti, non voglio pensare che in questo forum viga il pensiero unico.
Assolutamente no.
Ma capisci che aprire un topic dal titolo pretestuoso, elencando una serie di cose trite e ritrite, ovvie figlie di un passato lontano dalla odierna tecnologia, tornando, come in ogni post in qualunque discussione a citare le famose valigette e i cerchi in lega (che esistevano) , chiudendo con la suscettibilità e l’amor di verità risulta pesante.
L’aggiunta della formazione scolastica “tecnico scientifica” ed il “io c’ero e tu no”, per me può bastare.
[quote=”drago500″ post=405185]Assolutamente no.
Ma capisci che aprire un topic dal titolo pretestuoso, elencando una serie di cose trite e ritrite, ovvie figlie di un passato lontano dalla odierna tecnologia, tornando, come in ogni post in qualunque discussione a citare le famose valigette e i cerchi in lega (che esistevano) , chiudendo con la suscettibilità e l’amor di verità risulta pesante.
L’aggiunta della formazione scolastica “tecnico scientifica” ed il “io c’ero e tu no”, per me può bastare.[/quote]
Non è affatto pretestuoso, perché porto delle idee che tu stesso contrasti. Sarebbero cose trite e ritrite se si fosse già giunti ad una conclusione comune, a meno che non sia d’obbligo il pensiero unico, per contro la discussione potrebbe andare avanti per trovare un punto d’incontro, una reciproca comprensione dei punti di vista.
I cerchi in lega esistevano, lo so benissimo, ma interessavano un numero decisamente limitato di vetture, e prevalentemente nelle elaborazioni sportive.
La formazione non è scolastica ma accademica e coinvolge una forma mentis dalla quale, anche volendo, non posso prescindere.
Se pensiamo a chi è stato pesante, ti ricordo che implicitamente mi hai invitato ad uscire dal forum.
Fini disse a Berlusconi: mi cacci? Ma tu non sei Berlusconi.
la 500 va goduta ed usata da ognuno come meglio gli pare, da sempre la 500 è stata personalizzata o migliorata in base alle disponibilità che negli anni 60 non era tanta, come detto da Drago, i cerchi in lega esistevano ma in pochissimi potevano permetterseli. I portapacchi posteriori erano invece usati sulle topolino C. Vediamo inoltre ai raduni 500 completamente stravolte e con accessori moderni e materiali impensabili all’epoca in confronto alle quali la valigetta sul cofano fa solo sorridere, a proposito anche Fiat l’ha sdoganata montandolo sulla ultima topolino… credo sia il caso caro Leonardo fare anche noi una bella risata e lasciare che ognuno personalizzi la sua macchina a suo gusto, anche se non è conforme alla sua storia…
Ragazzi ( più giovani o meno giovani) , mi sembra che in questo topic si siano accesi un po’ troppo gli animi . Ricordo ad entrambi che a volte esprimere il proprio pensiero dietro una tastiera non è affatto facile.
Un pensiero o una frase scritta può sempre essere interpretata diversamente da chi legge.
Alessandro , qui non si vuole e non si manda via nessuno , tranne che in casi estremi dove il regolamento viene meno.
Non navighiamo come un gregge di pecore, dove le altre seguono la prima, quindi con il giusto garbo ed educazione è giusto esprimere il proprio pensiero , ma il passo dall’esprimerlo al volerlo imporre è un attimo.
Permettimi Leonardo , di farti notare che tu con questa storia delle valigette posteriori, dei cerchi in lega, degli accessori in genere , da te citate e menzionate più volte in molteplici topics, esprimi il tuo punto di vista personale, cercando a volte di imporre una verità che è oggettivamente tua, perchè fa parte della tua personale esperienza dell’esistenza di queste parti , che invece , anche se in quantità limitate non puoi negare l’evidenza : erano presenti altrimenti oggi non sarebbero reperibili e molto apprezzate e ricercate tra gli appassionati.
Ora, scusandomi con tutti per questo mio intervento OT, vi invito a godervi il forum e gli argomenti trattati in tutta serenità .
Grazie a tutti per la comprensione.
[quote=”mimmof500″ post=405196]la 500 va goduta ed usata da ognuno come meglio gli pare, da sempre la 500 è stata personalizzata o migliorata in base alle disponibilità che negli anni 60 non era tanta, come detto da Drago, i cerchi in lega esistevano ma in pochissimi potevano permetterseli. I portapacchi posteriori erano invece usati sulle topolino C. Vediamo inoltre ai raduni 500 completamente stravolte e con accessori moderni e materiali impensabili all’epoca in confronto alle quali la valigetta sul cofano fa solo sorridere, a proposito anche Fiat l’ha sdoganata montandolo sulla ultima topolino… credo sia il caso caro Leonardo fare anche noi una bella risata e lasciare che ognuno personalizzi la sua macchina a suo gusto, anche se non è conforme alla sua storia…[/quote]
Vedi, le mie intenzioni non erano quelle di imporre le mie idee a nessuno, ma fare il punto sugli anni ’60 e ’70. Purtroppo questa mia intenzione è stata male interpretata.
Saluti,
Leonardo.
[quote=”cb73″ post=405197]Ragazzi ( più giovani o meno giovani) , mi sembra che in questo topic si siano accesi un po’ troppo gli animi . Ricordo ad entrambi che a volte esprimere il proprio pensiero dietro una tastiera non è affatto facile.
Un pensiero o una frase scritta può sempre essere interpretata diversamente da chi legge.
Alessandro , qui non si vuole e non si manda via nessuno , tranne che in casi estremi dove il regolamento viene meno.
Non navighiamo come un gregge di pecore, dove le altre seguono la prima, quindi con il giusto garbo ed educazione è giusto esprimere il proprio pensiero , ma il passo dall’esprimerlo al volerlo imporre è un attimo.
Permettimi Leonardo , di farti notare che tu con questa storia delle valigette posteriori, dei cerchi in lega, degli accessori in genere , da te citate e menzionate più volte in molteplici topics, esprimi il tuo punto di vista personale, cercando a volte di imporre una verità che è oggettivamente tua, perchè fa parte della tua personale esperienza dell’esistenza di queste parti , che invece , anche se in quantità limitate non puoi negare l’evidenza : erano presenti altrimenti oggi non sarebbero reperibili e molto apprezzate e ricercate tra gli appassionati.
Ora, scusandomi con tutti per questo mio intervento OT, vi invito a godervi il forum e gli argomenti trattati in tutta serenità .
Grazie a tutti per la comprensione.[/quote]
Ripeto, dai miei ricordi, vista l’età ho vissuto quegli anni e li ricordo bene, chi non li ha vissuti consiglio di vedere filmati e fotografie dell’epoca dove si evince che le ruote in lega erano una rarità e della valigetta non c’è traccia. Ognuno può credere quello che vuole, e ancor’più è libero di accessoriare a suo piacimento la propria vettura. Posto questo, non capisco perché ci si ostini a deformare la realtà che nulla ha a che vedere con le proprie scelte e i propri gusti.
Questo è un negozio di prova — nessun ordine sarà preso in considerazione. Ignora