Ich möchte das wirklich richtig machen! Mit dem F war es ein Experiment, um meine Fähigkeiten als Restaurator zu testen …
Ah no! Scusate… mi ero immedesimato troppo :laugh: :laugh: :laugh:
Dicevo:
Questa la voglio fare davvero bene.
Con la Contessa Giulietta Gardesina Vien Dal Lago (F del 68) è stato un esperimento per testare le mie doti di restauratore principiante. Grazie a quell’esperienza, agli errori commessi, alle noziini acquisite ma soprattutto ai vostri aiuti, credo di essere in grado di poter cimentarmi in un nuovo restauro ed ottenere risultati soddisfacenti.
L’esemplare in questione è una Steyr Puch 500 S del 1971. Immatricolata a Salisburgo e poi importata in Italia nel 2013, conserva ancora il libretto austriaco :woohoo:
Il modello S è uno degli ultimi prodotti dalla casa austriaca dalla quale ne sono usciti solo 2395 esemplari. Sarebbe davvero interessante sapere quanti ne sono rimasti in circolazione….
Caratteristiche salienti: la scocca della S, a differenza dei modelli anteriori, non veniva modificata per montare il motore boxer nel vano. Veniva solo sostituita la traversa posteriore, con il supporto motore adeguato ed il cofano motore per adattare le griglie alla ventola di raffreddamento tramite convogliatore specifico.
Al momento dell’acquisto potevo sciegliere tra vari modelli: S, DL, T e TR. Quelle su base D, precedenti alla S, esteticamente mi piacevano decisamente di più… soprattutto per lo spoilerino sopra il lunotto :woohoo: ma ho optato per la S per i seguenti motivi:
-monta i taburi Fiat quindi posso attingere dalla mia collezione di cerchi :laugh: :laugh: :laugh:
-tutta la meccanica e l’allestimento è Fiat quindi di facile reperibilità (cambio incluso)
-è uno dei modelli più rari
-era l’unica già immatricolata in Italia con tanto di omologazione per pneumatici 125, 145 e 165 :woohoo: . La trafila dell’immatricolazione è complessa e costosa, quindi ho evitato, anche se a malincuore, gli altri modelli.
Ecco come si presenta già spogliata da tutti i componenti
I più attenti avranno notato la calandra della L. Credevo fosse stata sostituita ma esaminando le puntature con i parafanghi sembrano essere quelle originali e non vi è segno di altri interventi. Incuriosito ho chiesto ad un amico del Forum (Puch), possessore anche lui dello stesso modello, se la sua scocca presentasse la stessa “configurazione” dei lamierati. Con mia sorpresa, e sollievo, anche la sua ha la calandra della L. Ma non solo: sia la mia che la sua hanno la staffa per il clacson dietro al vano batteria. Siamo giunti alla conclusione che mamma Fiat fornisse alla Steyr le scocche così montate. Del resto, la mascherina della Puch copre qualsiasi sede per i fregi anteriori, essendo piuttosto grande, e l’assenza del foro, tipico della F, evita infiltrazioni d’acqua nel cofano. Sono solo speculazioni delle quali cercherò conferma o informazioni più dettagliate.
Ma entriamo nel vivo del restauro. La scocca si presenta abbastanza bene. Qualche punto di ruggine nei punti tipci ma nulla di esagerato. I fondi, originali, hanno guà subito interventi di riparazione “fantasiosa” ma nel complesso sono ancora buoni e recuperabili con qualche pezza ben fatta.
All’interno, a contatto con i passaruota, dove la ruggine è sempre presente e passante, i lamierati sono ancora integri :woohoo:
Sono pronto ad iniziare il restauro partendo dai fondi.
Anche questa volta conto con il vostro prezioso aiuto!