Homepage Four › Forum › Forum 500 Club Italia › Il restauro della mia 500 › Il mio secondo restauro: Steyr Puch 500 S del 1971
Fissati tutti i sottoporta ho teminato i fondi.
Smerigliatura e picchia picchia per le prime raddrizzature
Fosfatante in abbondanza
Epossidico a protezione dei trattamenti
Prova allinementi per il travino più lungo
Puntature dei travini previa rimozzione dell’epossidico nelle aree coinvolte
Travini fissati. Seguirà smerigliatura delle puntature e stesura epossidico a protezione del tutto
Il restauro è fermo a causa di una lunga trasferta dalla quale rientro per un fine settimana ogni 3 o 4.
In questi fine settimana cerco di riposare evitando il garage ma…. oggi non ho resistito. Morivo dalla voglia di vedere com’è fatto dentro.
Armato di manuali e curiosità ho aperto il bicilindrico boxer.
Tolte le teste e sfilati i cilindri il “biblocco” è unito da una serie di bulloni da 11mm. Notare l’assenza della coppa olio che è integrata con tanto di alette di raffreddamento
L’albero motore è tenuto in sede dalle due parti in 4 punti: 2 agli estremi e 2 internamente
Compattissimo l’albero motore quasi non si vede
Ora finalmente me lo studio bene! Lascerò i componenti ben lubrificati per il futuro rimontaggio. Non farò passare molto tempo. Muoio dalla voglia di vederlo e sentirlo girare. Per chi non avesse mai avuto l’occasione di sentirlo vi assicuro che ha un suono fantastico!
E’ un vero gioiellino quel motore, ricco di soluzioni tecniche particolari, bellissimo!
[quote=”Lampa” post=407220]Il restauro è fermo a causa di una lunga trasferta dalla quale rientro per un fine settimana ogni 3 o 4.
In questi fine settimana cerco di riposare evitando il garage ma…. oggi non ho resistito. Morivo dalla voglia di vedere com’è fatto dentro.
Armato di manuali e curiosità ho aperto il bicilindrico boxer.
Tolte le teste e sfilati i cilindri il “biblocco” è unito da una serie di bulloni da 11mm. Notare l’assenza della coppa olio che è integrata con tanto di alette di raffreddamento
L’albero motore è tenuto in sede dalle due parti in 4 punti: 2 agli estremi e 2 internamente
Compattissimo l’albero motore quasi non si vede
Ora finalmente me lo studio bene! Lascerò i componenti ben lubrificati per il futuro rimontaggio. Non farò passare molto tempo. Muoio dalla voglia di vederlo e sentirlo girare. Per chi non avesse mai avuto l’occasione di sentirlo vi assicuro che ha un suono fantastico!
[/quote]
Ciao Lampa, hai postato un argomento per me davvero interessante. Non ho mai visto un bicilindrico boxer aperto.
Commenterò volentieri le tue osservazioni: è vero l’albero motore è estremamente compatto e l’albero a camme sembra mosso da due ingranaggi, una sostanzialmente differenza dai bicilindrici tradizionali. Interessante
Lavori ripresi dopo una lunga pausa.
Dopo aver puntato i travini e smerigliato le puntature home made ho dato l’epossidico ai fondi che dichiaro terminati.
Ora mi dedicherò alla parte anteriore della scocca. Nonostante non si presentasse male ho preferito tagliare tutto per sanare, trattare ovunque e sostituire i lamierati con quelli originali che ho avuto la fortuna di trovare.
Alabarda spazialeee! :laugh: :laugh:
Per i più giovani che non sanno cos’è l’alabarda spaziale 🙂
Goldrake the Ufo Robot. Mitico!
Sigla!
:blink: :laugh: :laugh:
Ottimo lavoro, avanti così!!
Direi che i fondi sono perfetti, poi con epossidico ha già tutto un altro aspetto.
Non è conciata male la parte anteriore sembra abbastanza bella.
Complimenti Lampa per questo tuo restauro meticoloso e ricco di novità.
È proprio vero il detto, “ Chi fa da se’, fa per tre “.
Bravo.
Visti i risultati nel tuo operare, penso che possiedi anche l’Indole della così detta, “Impara l’arte e mettila da parte “, forse supportata anche da una valida formazione scolastica, riguardo alla manualità.
Tornando alla frase di apertura del post in altra lingua, ti dico,
( Machen Sie weiter denn Sie verfuengen ueber wirklich gute Restaurierungsfaehigkeiten).
E buona continuazione del lavoro.
Grazie rag49! Sul “chi fa da se fa per tre” non c’è dubbio. Le mie esperienze passate e casi attuali di amici che hanno affidato le loro 500 a professionisti (o presunti tali) sono risultati in attese estenuanti e/o risultati deludenti.
Io professionista non lo sono. Mi diverto a fare del mio meglio con le mie buone doti di manualità.
Per essere un semplice maestro elementare, che per vivere fa la calza, direi che me la cavo fin troppo bene :laugh: :laugh: :laugh:
Ciao Dario, scopro solo ora che sei tornato in pista con una nuova ma sempre titanica impresa! Sono abbastanza certo che stavolta non delegherai a terzi neanche la verniciatura…, sbaglio? La mia L è in dirittura di arrivo, domani completo i sedili…
Ciao Faber, la tentazione di arrangiarmi anche per la verniciatura è forte ma non ho l’ambiente adatto e soprattutto non ho le capacità tecniche. La porterò anche questa volta dal mio amico dopo avergli sabotato il ponte così non la lascia sotto :laugh: :laugh:
Sei quasi al termine con la tua L. Immagino la soddisfazione. La vogliamo vedere presto in tutto il suo splendore! :like
[quote=”Lampa” post=407924]
La porterò anche questa volta dal mio amico dopo avergli sabotato il ponte così non la lascia sotto[/quote]
In via precauzionale mi porterei al seguito quattro puntelli 😉
… mi permetto di tornare sul tema perché avendo vissuto l’esperienza ho piena consapevolezza sia delle reali difficoltà e complessità che delle emozioni provate in termini di appagante soddisfazione nell’effettuare interamente in prima persona anche i più piccoli dettagli di un RESTAURO INTEGRALE di una delle ns piccole vetturette… e la verniciatura non può certamente essere considerato un piccolo dettaglio! Quanto al luogo adatto considera che con pochi euro anche il locale dove operi tu potrebbe trasformarsi in un egregio forno da carrozziere… ti giro alcune foto dove vedrai come ho protetto 4 lati del mio garage/laboratorio per poterci comodamente verniciare a fasi il sottotelaio prima, il vano motore e il vano cofano anteriore poi, gli interni a seguire e infine tutti gli esterni del telaio, dei due sportelli e dei cofani …, e questo salvaguardando la sicurezza dotando l’ambiente di un potente ma economicissimo aspiratore e tutele personali (maschera ai Carboni, tuta integrale con guanti e cappuccio e occhiali di protezione). Quanto alle capacità tecniche tu Dario ne hai davvero da vendere…, ti ho seguito step by step per tutto il precedente restauro e ti ho visto magistralmente lavorare, con grande perizia e precisione oltre che spasmodica cura di ogni dettaglio. Hai risolto brillantemente problemi delicati e complessi oltre ad aver preparato scrupolosamente la vettura per la verniciatura per lasciarla poi semplicemente “spruzzare” dal tuo amico… come ti ho già manifestato in passato ti sono riconoscente perché essendo più avanti di me nel restauro mi sei stato spesso da guida, sia per tecnicismi/soluzioni pratiche che per la carica emotiva/motivazionale a titolo di iniezioni di entusiasmo indispensabili per portare avanti e senza indugi FINO ALLA FINE una mission così impegnativa è snervante… quanti hanno smontato dalla a alla zeta un cinquino e iniziato un restauro e quanti di questi lo hanno poi davvero ultimato?!?! Io sono oramai in dirittura di arrivo, tutta la carrozzeria, l’impiantistica, la tappezzeria e ogni altro dettaglio finiti, prossimo week end inizierò col motore e cambio, già restaurati motorino avviamento e dinamo e sono ad oltre due anni e mezzo dall’inizio del restauro! L’ultima foto rappresenta lo stato attuale. Il mio modesto suggerimento è: prova a verniciare da solo sportelli e cofani e se resterai soddisfatto completerai l’opera da solo, in caso contrario basterà una passata in più di carta abrasiva per far rifare il lavoro ad un terzo… un caro saluto e perdona questa mia logorroica recidiva…
Ecco le foto…
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