Nauseato dai lavori sulla scocca, avevo bisogno di un diversivo. Tempo fa avevo comprato una dynastarter in Austria ad un prezzo stracciato. Le foto parlavano chiaro sullo stato del marchingenio ma decisi di acquistarlo per dedicarmi a un restauro impossibile.
Impossibile soprattutto per il fatto che io di elettricità e elettrotecnica non ci capisco una beata fava.
Aperte le estremità gli avvolgimenti si presentavano belli marci…. sembravano bruciati…. :S
Con mia sorpresa mi resi conto che gli avvolgimenti erano composti da due settori, uno all’interno dell’altro. Evidentemente uno per l’avviamento e l’altro per la dinamo rispettivamente.
Ripuliti e separati li ho spennellati con una pozione a base di apposita resina sintetica isolante diluita con altrettanto apposito diluente. Ho letto che i filamenti devono essere ben isolati tra di loro.
Una volta ripuliti ed isolati li ho accoppiati uno dentro l’altro separandoli da un foglio di carta isolante per poi avvolgerli con una fettuccia di cotone specifica.
I fili di “entrata e uscita” li ho ricoperti con copricavo in tessuto isolato.
Una volta fasciati gli avvolgimenti li ho impregnati con l’isolante sintetico di cui sopra e fatti asciugare.
Per quanto riguarda il…. il… heam… rotore (?) Ho dovuto ripiegare parallelamente tutti i fili in diagonale evitando contatti fra di loro. Una volta fatto andai a testarlo da un elettrauto ma haimé risultava in corto circuito :pinch:
Dopp un’analisi attenta mi resi conto che le lamelle sullo spigolo dove vanno le spazzole avevano subito un urto ed erano a contatto tra di loro. Con una limetta diamantata sottilissima le ho semparate ripristinando l’integrità del rotore (?). Sostutuzione dello spago agli estremi (a cosa serve dello spago all’interno di un apparato elettrico!?!?!?!), una bella spennellata di isolante, levigatura delle lamelle di contatto delle spazzole, et voilà! Sembrava nuovo.
Durante la pulizia del corpo cilindrico mi resi conto che la parte interna era rivestita di carta isolante. Ho ripristinato anche questo aspetto previa zincatura del cilindro.
Infine ho riassemblato il tutto, cambiando i due cuscinetti con dei nuovi ed ho ripristinato i vari collegamenti che mi ero disegnato in fase di smontaggio.
Esteticamente si presentava molto bene ma da li a funzionare…. :side:
Convinto di essermi solo divertito a restaurare una cosa della quale non capusco nulla, arrivato dall’elettrauto per la prova finale, timoroso di far esplodere l’officina…… TADAAAAAA :woohoo:
Funzionaaaaaa :laugh: :laugh: :laugh:
Non ci credo :laugh: :laugh: :laugh:
Potete immaginare la mia soddisfazione! Ma la cosa bella è che adesso non mi serve a nulla perche la Puch 500S non monta una dynastarter bensì una comunissima dinamo Magneti Marelli come le 500 Fiat :silly:
La conserverò per la Nonnetta del 57 🙂
Ora sono pronto a riprendere i lavori sulla scocca.
Alla prossima!