Homepage Four › Forum › Forum 500 Club Italia › Il restauro della mia 500 › Il restauro di Rusty Fiat 500N del 1959
Ho cominciato a rimuovere tutte le porcherie che erano state fatte partendo da quella piu evidente… tappare il tetto:sick: :angry: ma come si fa……
ho rimosso anche i sedili e ho scoperto che probabilmente solo un sedile è della n mentre le panche posteriori e uno dei sedili anteriori dovrebbero provenire da una 500f probabilmente perchè le tappezzerie ,come anche i vetri, dalla D in poi c era l accordo di produrle qui in NZ mentre le 500N erano state prodotte in Italia con materiali e design Italiani e poi trasportate qui.
In totale ne hanno portate una 30 e questa è una delle ultime importate.
qualcuno riuscirebbe a spiegarmi come erano fatti/assemblati i sedili posteriori della N?
mi sembra di aver capito(guardando su un altro topic) che, sia la panca ,che lo schienale non hanno telaio metallico ma sono semplicemente incollate spugna al telaio e poi ricoperte da un unico coprisedile che parte dalla cappelliera e scende fino ai piedi dove poi viene infilzato dagli spuntoni?
ecco cosa ho trovato io: qualcosa di tutto ciò è originale della vettura? (forse solo il pannello nero della cappelliera è originale.era incollato..ed è estremamente secco e si spezzetta solo a guardarlo).
Ciao Zip,
innanzitutto chiedo scusa se sarò un po’ lungo nello scrivere, ma quanto ti è piacevolmente accaduto mi ha stupito. Guardo ed ammiro queste foto e mi sembra di partecipare all’apertura di una tomba etrusca; appaiono particolari a me sconosciuti tra i quali il tachimetro con misurazioni a miglia e non a chilometri.
Per mera curiosità e pensando di farti cosa gradita – complice la forzata permanenza a casa per il maledetto problema del Coronavirus – sono andato a spulciare il capitolo dedicato a questo modello sullo libro “Fiat 500 l’utilitaria della libertà” scritto a quattro mani da Matteo Camoglio ed Enrico Bo e ti rappresento di seguito alcune osservazioni, parte delle quali potrebbero trovare giustificazione solo perché la tua macchina è tra quelle che fin dalla nascita vennero destinate al mercato Neozelandese.
Inizio:
– noto che nella calandra, sotto i proiettori, sono presenti le piccole feritoie che Fiat elimina a partire da novembre 1959 per far posto agli indicatori di direzione; ergo la tua autovettura dovrebbe essere stata prodotta prima di questa data. A tal proposito e per avere dati più certi possibili, ti chiedo se esiste la targhetta identificativa nel vano anteriore e quali dati riporta. Utile sapere anche il numero di serie del motore e inoltre se hai i documenti originali, quali elementi riportano questi;
– se non sbaglio, il tetto è rigido, caratteristica che dovrebbe avere solo il modello Sport. Era obbligatorio averlo così, in base alle norme della Nuova Zelanda? In Italia è nel marzo del 1959 che si passa dal tendalino che occupava l’intero abitacolo, al parziale tetto rigido che copre i sedili posteriori (entrambe le sedute anteriori sono coperte da capote). Non mi risulterebbero vetture N con tetto rigido;
– mi sembra di vedere dalle foto, che la tua auto ha i vetri delle portiere fissi e fermati alla carrozzeria da guarnizioni in gomma. La cosa strana è che a me risulta che in Italia, fin dalla sua uscita, ogni vettura aveva i deflettori che invece sono mancanti nel tuo caso. Inoltre i vetri discendenti vengono messi da ottobre 1957. Se la tua auto è del 1959, c’è da chiedersi come mai i vetri – seppur mancanti di deflettori – sono del tipo ante questa data?;
– circa il sistema di lavaggio del parabrezza, ti confermo che questo modello era privo degli augelli e conseguentemente dell’apposito impianto;
– i pulsanti sul cruscotto dovrebbero essere 3 con le seguenti funzioni: frecce, illuminazione quadro, tergicristallo mentre le luci si dovrebbero accendere con gli scatti della chiave. Dal 1959 “…compaiono sul cruscotto a sinistra dello strumento (a destra nel tuo caso) le spie di abbaglianti e indicatori di direzione (spostati dal centro cruscotto per l’adozione del posacenere)…” ;
– i sedili anteriori sostengono il peso di guidatore e passeggero mediante cinghie in gomma;
– riguardo la panchetta posteriore trovo scritto solamente che “…è rivestita di pegamoide groffata e bordata in contrasto del medesimo colore della pannelleria, ma non vi è alcun tipo di imbottitura” – trovo però scritto successivamente riguardo la versione Normale “…i sedili anteriori hanno ora una copertura anche sui fianchetti e la panchetta posteriore è leggermente più imbottita, sia sulla seduta e sia sullo schienale”
– da aprile 1958 muta in nero la cornice dello specchietto retrovisore. La tua, se non sbaglio, è grigio chiaro quindi antecedente a questa data. Da aprile 1959 lo specchietto retrovisore adotta la luce di cortesia (che mi sembra di vedere nel tuo. Sbaglio?).
Ho concluso, spero di avere presto tue notizie e anche qualche altra foto di particolari così che con l’aiuto di altri amici possiamo partecipare – seppure a distanza – a questa bella avventura che ti appresti ad iniziare.
In bocca al lupo per tutto.
[quote=”Gens Orsina” post=356423]Ciao Zip,
innanzitutto chiedo scusa se sarò un po’ lungo nello scrivere, ma quanto ti è piacevolmente accaduto mi ha stupito. Guardo ed ammiro queste foto e mi sembra di partecipare all’apertura di una tomba etrusca; appaiono particolari a me sconosciuti tra i quali il tachimetro con misurazioni a miglia e non a chilometri.
Per mera curiosità e pensando di farti cosa gradita – complice la forzata permanenza a casa per il maledetto problema del Coronavirus – sono andato a spulciare il capitolo dedicato a questo modello sullo libro “Fiat 500 l’utilitaria della libertà” scritto a quattro mani da Matteo Camoglio ed Enrico Bo e ti rappresento di seguito alcune osservazioni, parte delle quali potrebbero trovare giustificazione solo perché la tua macchina è tra quelle che fin dalla nascita vennero destinate al mercato Neozelandese.
Inizio:
– noto che nella calandra, sotto i proiettori, sono presenti le piccole feritoie che Fiat elimina a partire da novembre 1959 per far posto agli indicatori di direzione; ergo la tua autovettura dovrebbe essere stata prodotta prima di questa data. A tal proposito e per avere dati più certi possibili, ti chiedo se esiste la targhetta identificativa nel vano anteriore e quali dati riporta. Utile sapere anche il numero di serie del motore e inoltre se hai i documenti originali, quali elementi riportano questi;
– se non sbaglio, il tetto è rigido, caratteristica che dovrebbe avere solo il modello Sport. Era obbligatorio averlo così, in base alle norme della Nuova Zelanda? In Italia è nel marzo del 1959 che si passa dal tendalino che occupava l’intero abitacolo, al parziale tetto rigido che copre i sedili posteriori (entrambe le sedute anteriori sono coperte da capote). Non mi risulterebbero vetture N con tetto rigido;
– mi sembra di vedere dalle foto, che la tua auto ha i vetri delle portiere fissi e fermati alla carrozzeria da guarnizioni in gomma. La cosa strana è che a me risulta che in Italia, fin dalla sua uscita, ogni vettura aveva i deflettori che invece sono mancanti nel tuo caso. Inoltre i vetri discendenti vengono messi da ottobre 1957. Se la tua auto è del 1959, c’è da chiedersi come mai i vetri – seppur mancanti di deflettori – sono del tipo ante questa data?;
– circa il sistema di lavaggio del parabrezza, ti confermo che questo modello era privo degli augelli e conseguentemente dell’apposito impianto;
– i pulsanti sul cruscotto dovrebbero essere 3 con le seguenti funzioni: frecce, illuminazione quadro, tergicristallo mentre le luci si dovrebbero accendere con gli scatti della chiave. Dal 1959 “…compaiono sul cruscotto a sinistra dello strumento (a destra nel tuo caso) le spie di abbaglianti e indicatori di direzione (spostati dal centro cruscotto per l’adozione del posacenere)…” ;
– i sedili anteriori sostengono il peso di guidatore e passeggero mediante cinghie in gomma;
– riguardo la panchetta posteriore trovo scritto solamente che “…è rivestita di pegamoide groffata e bordata in contrasto del medesimo colore della pannelleria, ma non vi è alcun tipo di imbottitura” – trovo però scritto successivamente riguardo la versione Normale “…i sedili anteriori hanno ora una copertura anche sui fianchetti e la panchetta posteriore è leggermente più imbottita, sia sulla seduta e sia sullo schienale”
– da aprile 1958 muta in nero la cornice dello specchietto retrovisore. La tua, se non sbaglio, è grigio chiaro quindi antecedente a questa data. Da aprile 1959 lo specchietto retrovisore adotta la luce di cortesia (che mi sembra di vedere nel tuo. Sbaglio?).
Ho concluso, spero di avere presto tue notizie e anche qualche altra foto di particolari così che con l’aiuto di altri amici possiamo partecipare – seppure a distanza – a questa bella avventura che ti appresti ad iniziare.
In bocca al lupo per tutto.[/quote]
Ciao Gens Orsina 🙂
Solo un appunto:
– il portacenere compare a Novembre 1961
– la Nuova 500 Tetto Apribile (con quindi soltanto metà del tetto in tela e l’altra metà in lamiera) comprare nel Marzo 1959 (sia berlina che Sport).
– i vetri fissi continuano a essere presenti nella versione Economica (discendenti nella Normale)
🙂
[quote=”alexettor” post=356429][quote=”Gens Orsina” post=356423]Ciao Zip,
innanzitutto chiedo scusa se sarò un po’ lungo nello scrivere, ma quanto ti è piacevolmente accaduto mi ha stupito. Guardo ed ammiro queste foto e mi sembra di partecipare all’apertura di una tomba etrusca; appaiono particolari a me sconosciuti tra i quali il tachimetro con misurazioni a miglia e non a chilometri.
Per mera curiosità e pensando di farti cosa gradita – complice la forzata permanenza a casa per il maledetto problema del Coronavirus – sono andato a spulciare il capitolo dedicato a questo modello sullo libro “Fiat 500 l’utilitaria della libertà” scritto a quattro mani da Matteo Camoglio ed Enrico Bo e ti rappresento di seguito alcune osservazioni, parte delle quali potrebbero trovare giustificazione solo perché la tua macchina è tra quelle che fin dalla nascita vennero destinate al mercato Neozelandese.
Inizio:
– noto che nella calandra, sotto i proiettori, sono presenti le piccole feritoie che Fiat elimina a partire da novembre 1959 per far posto agli indicatori di direzione; ergo la tua autovettura dovrebbe essere stata prodotta prima di questa data. A tal proposito e per avere dati più certi possibili, ti chiedo se esiste la targhetta identificativa nel vano anteriore e quali dati riporta. Utile sapere anche il numero di serie del motore e inoltre se hai i documenti originali, quali elementi riportano questi;
– se non sbaglio, il tetto è rigido, caratteristica che dovrebbe avere solo il modello Sport. Era obbligatorio averlo così, in base alle norme della Nuova Zelanda? In Italia è nel marzo del 1959 che si passa dal tendalino che occupava l’intero abitacolo, al parziale tetto rigido che copre i sedili posteriori (entrambe le sedute anteriori sono coperte da capote). Non mi risulterebbero vetture N con tetto rigido;
– mi sembra di vedere dalle foto, che la tua auto ha i vetri delle portiere fissi e fermati alla carrozzeria da guarnizioni in gomma. La cosa strana è che a me risulta che in Italia, fin dalla sua uscita, ogni vettura aveva i deflettori che invece sono mancanti nel tuo caso. Inoltre i vetri discendenti vengono messi da ottobre 1957. Se la tua auto è del 1959, c’è da chiedersi come mai i vetri – seppur mancanti di deflettori – sono del tipo ante questa data?;
– circa il sistema di lavaggio del parabrezza, ti confermo che questo modello era privo degli augelli e conseguentemente dell’apposito impianto;
– i pulsanti sul cruscotto dovrebbero essere 3 con le seguenti funzioni: frecce, illuminazione quadro, tergicristallo mentre le luci si dovrebbero accendere con gli scatti della chiave. Dal 1959 “…compaiono sul cruscotto a sinistra dello strumento (a destra nel tuo caso) le spie di abbaglianti e indicatori di direzione (spostati dal centro cruscotto per l’adozione del posacenere)…” ;
– i sedili anteriori sostengono il peso di guidatore e passeggero mediante cinghie in gomma;
– riguardo la panchetta posteriore trovo scritto solamente che “…è rivestita di pegamoide groffata e bordata in contrasto del medesimo colore della pannelleria, ma non vi è alcun tipo di imbottitura” – trovo però scritto successivamente riguardo la versione Normale “…i sedili anteriori hanno ora una copertura anche sui fianchetti e la panchetta posteriore è leggermente più imbottita, sia sulla seduta e sia sullo schienale”
– da aprile 1958 muta in nero la cornice dello specchietto retrovisore. La tua, se non sbaglio, è grigio chiaro quindi antecedente a questa data. Da aprile 1959 lo specchietto retrovisore adotta la luce di cortesia (che mi sembra di vedere nel tuo. Sbaglio?).
Ho concluso, spero di avere presto tue notizie e anche qualche altra foto di particolari così che con l’aiuto di altri amici possiamo partecipare – seppure a distanza – a questa bella avventura che ti appresti ad iniziare.
In bocca al lupo per tutto.[/quote]
Ciao Gens Orsina 🙂
Solo un appunto:
– il portacenere compare a Novembre 1961
– la Nuova 500 Tetto Apribile (con quindi soltanto metà del tetto in tela e l’altra metà in lamiera) comprare nel Marzo 1959 (sia berlina che Sport).
– i vetri fissi continuano a essere presenti nella versione Economica (discendenti nella Normale)
:-)[/quote]
Ciao Alex,
prendo nota delle tue osservazioni alle quali però non posso controbattere in quanto – come ho detto e salvo miei errori interpretativi o dimenticanze – mi sono limitato a riportare ciò che ho letto nel libro citato, peraltro scritto da autori che reputo competenti in materia.
Come tutti i temi riguardanti le 5oo ci sono discordanze che non potranno mai essere chiarite in maniera inconfutabile probabilmente perché più passa il tempo meno certezze abbiamo.
Vediamo se altri amici del Forum possono aiutarci in questo e aspettiamo notizie da aprte di Zip, che sicuramente sta dormendo visto che in questo momento in Nuova Zelanda sono da poco passate le 4 di notte del 3 aprile 2020.
Grazie per l’attenzione e in bocca al lupo per tutto
Certamente! Però permettimi di dirti che i Quattroruote dell’epoca riportano cronologicamente tutti i dati, quindi penso che siano proprio certezze. Non me ne volessero gli autori di quel libro ma ti faccio un esempio più tangibile: la mia 500, e come la mia altre di gente che conosco, è del 1961 (la mia, più precisamente, di Marzo). Non ha lavavetri, non ha portacenere, non ha paraginocchia, ha leve avviamento di ghisa, alette parasole sifilitiche in plastica grigia e sedile posteriore, seppur reclinabile, meno imbottito delle D successive.
Più certezza di così…
Comunque, tornando alla N del 1959 di Zip, altro che bella rarità! E credo proprio di sì: che sia la seduta che lo schienale fossero soltanto incollati alla carrozzeria.
🙂
Ciao
🙂
[quote=”Gens Orsina” post=356423]Ciao Zip,
innanzitutto chiedo scusa se sarò un po’ lungo nello scrivere, ma quanto ti è piacevolmente accaduto mi ha stupito. Guardo ed ammiro queste foto e mi sembra di partecipare all’apertura di una tomba etrusca; appaiono particolari a me sconosciuti tra i quali il tachimetro con misurazioni a miglia e non a chilometri.
Per mera curiosità e pensando di farti cosa gradita – complice la forzata permanenza a casa per il maledetto problema del Coronavirus – sono andato a spulciare il capitolo dedicato a questo modello sullo libro “Fiat 500 l’utilitaria della libertà” scritto a quattro mani da Matteo Camoglio ed Enrico Bo e ti rappresento di seguito alcune osservazioni, parte delle quali potrebbero trovare giustificazione solo perché la tua macchina è tra quelle che fin dalla nascita vennero destinate al mercato Neozelandese.
Inizio:
– noto che nella calandra, sotto i proiettori, sono presenti le piccole feritoie che Fiat elimina a partire da novembre 1959 per far posto agli indicatori di direzione; ergo la tua autovettura dovrebbe essere stata prodotta prima di questa data. A tal proposito e per avere dati più certi possibili, ti chiedo se esiste la targhetta identificativa nel vano anteriore e quali dati riporta. Utile sapere anche il numero di serie del motore e inoltre se hai i documenti originali, quali elementi riportano questi;
– se non sbaglio, il tetto è rigido, caratteristica che dovrebbe avere solo il modello Sport. Era obbligatorio averlo così, in base alle norme della Nuova Zelanda? In Italia è nel marzo del 1959 che si passa dal tendalino che occupava l’intero abitacolo, al parziale tetto rigido che copre i sedili posteriori (entrambe le sedute anteriori sono coperte da capote). Non mi risulterebbero vetture N con tetto rigido;
– mi sembra di vedere dalle foto, che la tua auto ha i vetri delle portiere fissi e fermati alla carrozzeria da guarnizioni in gomma. La cosa strana è che a me risulta che in Italia, fin dalla sua uscita, ogni vettura aveva i deflettori che invece sono mancanti nel tuo caso. Inoltre i vetri discendenti vengono messi da ottobre 1957. Se la tua auto è del 1959, c’è da chiedersi come mai i vetri – seppur mancanti di deflettori – sono del tipo ante questa data?;
– circa il sistema di lavaggio del parabrezza, ti confermo che questo modello era privo degli augelli e conseguentemente dell’apposito impianto;
– i pulsanti sul cruscotto dovrebbero essere 3 con le seguenti funzioni: frecce, illuminazione quadro, tergicristallo mentre le luci si dovrebbero accendere con gli scatti della chiave. Dal 1959 “…compaiono sul cruscotto a sinistra dello strumento (a destra nel tuo caso) le spie di abbaglianti e indicatori di direzione (spostati dal centro cruscotto per l’adozione del posacenere)…” ;
– i sedili anteriori sostengono il peso di guidatore e passeggero mediante cinghie in gomma;
– riguardo la panchetta posteriore trovo scritto solamente che “…è rivestita di pegamoide groffata e bordata in contrasto del medesimo colore della pannelleria, ma non vi è alcun tipo di imbottitura” – trovo però scritto successivamente riguardo la versione Normale “…i sedili anteriori hanno ora una copertura anche sui fianchetti e la panchetta posteriore è leggermente più imbottita, sia sulla seduta e sia sullo schienale”
– da aprile 1958 muta in nero la cornice dello specchietto retrovisore. La tua, se non sbaglio, è grigio chiaro quindi antecedente a questa data. Da aprile 1959 lo specchietto retrovisore adotta la luce di cortesia (che mi sembra di vedere nel tuo. Sbaglio?).
Ho concluso, spero di avere presto tue notizie e anche qualche altra foto di particolari così che con l’aiuto di altri amici possiamo partecipare – seppure a distanza – a questa bella avventura che ti appresti ad iniziare.
In bocca al lupo per tutto.[/quote]
Ciao, non ti preoccupare, anzi mi fa piacere che la gente si interessi e scriva molte cose interessanti.
Ho parlato con l asi e secondo il numero di telaio dovrebbe essere di Agosto 1959,il giorno è impossibile da risalire. Qui non esiste un libretto di circolazione e quando sono tornato dal signore da cui l ho compratata per chiedere qualche documento o foglio o una banale informazione o le chiavi di accensione mi ha gentilmente detto che me l ha venduta vista e piaciuta e di andare a prendermela in quel posto.
Per quanto riguarda il tetto… È stata rivettata una piastra al posto della tela originale, ed è stato rimosso il telaio(presumibilmente perchè deve essersi deteriorata nel tempo e non erano facile reperire ricambi) o per via che qui rubano auto tipo 100 al giorno?
Per quanto riguarda le portiere, penso che siano state sostituite anni fa con delle portiere della D (penso perché si erano deteriorate) e poi verniciate.
Per quanto riguarda i pulsanti del cruscotto, la nostra 500 ha come accessorio l espulsione dei sedili a quanto pare
Lo specchietto retrovisore non penso che sia il suo originale per via anche di come è stato montato
Per quanto riguarda le frecce anteriori direzionali non mi tornavano i conti in quanto avrebbe dovuto avere le classiche frecce a goccia… Invece che queste
Indagando piu a fondo è saltata fuori la verità…
Come diceva Don Camillo. ” gratta via il Peppone e troverai il Pepito”
Penso siano stati tappati e sostituiti con un modello più recente per lo stesso motivo dei ricambi difficili da reperire
Allego una foto della panca posteriore vista da sotto
È interessante il logo dei vetri…
Sembrerebbe come immagiavo che sono di produzione New Zelandese (c è un N Z stampato sopra) magari qualcuno mi smentisce
I fari posteriori anche sono sbagliati, qualcuno ha montato i fari della D bucando la carrozzeria
Beh, diciamo che la cordialità del vecchio proprietario è abbastanza discutibile, i suggerimenti erotici se li poteva risparmiare…
Torniamo alle cose serie, penso che ASI ti abbia dato una datazione certa, così come certo è che la tua vettura è passata sotto un “battilastra killer”.
Le modifiche apportate alla carrozzeria le poteva effettuare qualunque mastro birraio dopo una intensa giornata di lavoro, un professionista avrebbe avuto più cura della materia.
Gli “aggiornamenti” riguardanti specchio (le 500 non hanno mai avuto la levetta antiabbagliamento), frecce anteriori e laterali, posacenere e quelle di fantasia come l’espulsione passeggero si potranno sistemare, sarà più duro ripristinare la parte di lamiera tra parabrezza e tetto apribile, purtroppo estremamente malridotta.
Strano l’intaglio del legno (?) sotto la panca posteriore, sembra studiato per contenere strumenti di persuasione tipo mazze, fucili, machete ecc.
Chissà che storia ha avuto questa N, mi raccomando però non chiedere nulla al vecchietto!!!
🙂
Ciao, si lasciamo perdere quella persona, è stata proprio maleducato.
Per quanto riguarda l’intaglio….in realtà è una tavola avvitata sotto penso per rialzare il sedile in maniera che i ganci per agganciarlo alla scocca (che ha la F e non questa) non perforassero la stoffa?
Quella modifica del tetto purtroppo ha fatto si che si formasse umidità e condensa tra metallo e metallo e ha fatto marcire il telaio.
Per quanto riguarda la storia invece… Sono abbastanza propenso a pensare che sia stata rubata e smantellata e poi ritrovata e l assicurazione l abbia messa all asta ( per via di una X molto grossa pitturata sul parabrezza tipica delle vetture messe all asta qui) e poi il signore da cui l ho presa ha tentato di rimetterla isieme con i pezzi che ha trovato
Ciao Zip,
ribadendo che il mio intervento si limita a RIPORTARE quanto scritto sul libro che ho già citato e che in ogni caso mi farà piacere conoscere eventuali precisazioni o smentite dovessero giungere da altri amici del Forum, nell’intento di dare un valore aggiunto all’argomento trascrivo che:
– “…nel novembre 1959, con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, cambia la fanaleria. Compaiono gli indicatori di direzione sotto ai fari, integrando anche la luce di posizione (scompaiono le prese d’aria) i ripetitori laterali diventano più piccoli …”
Riguardo le portiere, non so come aiutarti ma prendo nota con piacere che, così come previsto, anche le tue sono munite dei deflettori che dalle precedenti foto, sembrava non ci fossero.
Continua a tenerci informati, a me fa molto piacere.
Qualche info puoi trarla anche da qui:
https://www.500clubitalia.it/forum/32-articoli-e-prove/214662-consigli-per-gli-acquisti
Caspita che storia questa piccola Italian Kiwi! 🙂
Sì, ti posso confermare che le porte sono quelle dal 1962 in poi (neanche le prime D e le D fino al 1962 hanno le portiere con la maniglia integrata nella lamiera; è proprio una modifica del 1962)!
Quindi le porte non sono le sue e a maggior ragione i vetri delle portiere inclusi i piccoli deflettori (che comunque non sono intercambiabili con quelli anteriori al 1960 (inizio 1961)!
Dai dai dai 🙂 che bella storia però!
W la NZ!
Ripristinare la piena funzionalità dell’ auto è la priorità, cercando quanto più possibile di rispettare le caratteristiche delle vetture dell’ epoca.
Anche il motore (quel che ne rimane) non credo sia il suo, sarebbe interessante andare a caccia di pezzi dal “signore” che ti ha ceduto l’auto, rovistando in quel mucchio di rottami forse si può trovare qualche pepita.
Auto come la tua sono estremamente rare, anche solo per un mero fattore economico ne vale la pena.
🙂
Questo è un negozio di prova — nessun ordine sarà preso in considerazione. Ignora