Come avevo già scritto nel topic “Vacanze Romane”, durante questo breve ma belissimo periodo vacanziero sono stato onorato di ricevere una splendida sorpresa, gi.ma mi ha portato da suo fratello, il mitico Marco Giraldi, entrambi figli del grande Giggetto Giraldi.
Non vorrei essere ripetitivo ma non vi dico quando ho varcato la soglia dell’officina…….avrei voluto morireee!!! :woohoo:
Il cuore mi batteva a 1000 km/h, le gambe erano diventate di gelatina e gli occhi si gonfiavano di lacrime per la gioia e l’emozione di vedere e toccare con mano una parte dell’automobilismo che ha fatto la storia del nostro paese e ancora ad oggi le competizioni delle Minicar hanno comunque una grossa voce in capitolo.
La sensazione che ho avuto entrando nell’officina di Marco è stata unica, all’interno di quei muri si respira proprio l’aria delle corse, per un istante ho rivissuto alcuni momenti di quando ero bambino e aspettavo il passaggio di quella 850TC Nurburgring guidata da mio padre durante uno dei tanti rally da lui svolti, dove l’odore del ricinato era tanto forte da impregnarti i vestiti.
Ecco, l’officina di Marco è proprio così, piena di ricambi, scaffali pieni di carburtori tutti diversi e tutti modificati tra loro, marmitte da competizione appese alle mensole, bielle speciali e alleggerite tra le quali anche quelle originali in acciaio della Ferrari Dino, quest’ultime custodite sotto chiave con combinazione pari al caveau della Banca d’Italia. 😉 (lo farei pure io 🙂 ).
Alzando la testa si possono notare alcune serie di cerchi speciali da 10″ con tutte le pile di pneumatici slick e scolpiti, addirittura un cerchio speciale in magnesio che faceva Romeo Ferraris.
Ho potuto ammirare sui cavalletti un bel quantitativo di motori preparati, uno diverso dall’altro e uno più bello dell’altro…..insomma, roba da svenimento.
Addirittura il banco fatto da papà Giggetto per costruirsi gli alberi a camme! Tutto una vera meraviglia!
Marco è stato molto gentile, disponibilissimo nel mostrarmi tutto quel “ben di Dio” e raccontarmi a cosa servono molti dei suoi componenti speciali e in quale occasione si usano.
Credetemi ragazzi, avrei voluto piazzarmi lì con una brandina e non andarmene più via.
Grazie Marco per avermi fatto respirare quell’aria speciale che da tempo non sentivo più, grazie anche a te gi.ma per avermi accompagnato ad ammirare le meraviglie che costruiva vostro papà e che voi, Marco soprattutto, con tanta umiltà, tanto amore, tanta dedizione e tanta passione state portando avanti negli anni.
Qui mi strava mostrando l’intero scaffale di carburatori… :silly:
Un motore da paura! Questo è uno di quelli che avrei voluto sentire urlare.. Su questo non serve tinteggiare le lamiere di rosso per renderlo cattivo. 😉
gi.ma che prepara per l’accensione! :woohoo: :woohoo:
Altri due motori con marmitte da urlo cattivo… :ohmy:
Senza parole…. :ohmy: :ohmy: :ohmy:
Altro motore poTTente… :silly:
Qualche ricambio speciale… :woohoo: :ohmy:
Qualcuno qui voleva una Record Monza? :laugh: :laugh: 😉
Cosa starà tramando mai questo ragaSSo qui?? :whistle:
Il famoso banco costruito da papà Giggetto per fare le camme… :woohoo:
Un bambino molto feLLice…. :woohoo: :woohoo: :woohoo:
[b]Un pensiero lo rivolgo personalmente a lui, al grande Giggetto Giraldi, per aver contribuito alla crescita nonchè all’evoluzione di questa per me fantastica vettura, trasformandola così, attraverso la maestria sulla meccanica e al proprio ingegno, in una vera e propria auto da competizione.
Grazie Giggetto.[/b]
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