Come penso sia per molti, anche per me questa macchina ha un valore speciale, difficilmente quantificabile, sicuramente leggermente diverso per ognuno di noi. Non parlo del valore commerciale ma di quella sensazione di appagamento quando ci sali sopra, quando ci giri attorno, quando gli dedichi quelle attenzioni per mantenerla efficiente o renderla più bella. E’ stupefacente come quando la adoperi su strada i ricordi riaffiorano nella mente e di come si riesca, immancabilmente ogni volta, a catturare l’attenzione della gente che incontri e magari anche a strappargli un sorriso. La 500 non è una macchina comune, ormai è assodato, certificato da tanti libri: è un’icona del made in Italy, ha caratterizzato il periodo della dolce vita, e diventata un fenomeno sociale e di costume da studiare e permettetemi, anche un simbolo di amicizia.
Vi presento la mia 500 giallo positano
Vorrei raccontare di un giretto compiuto da quattro appassionati di motori percorrendo un tratto della ss12 dell’Abetone e del Brennero e della ss9 via Emilia, due arterie molto importanti per la viabilità fin dal medioevo. Con le moderne autostrade la loro importanza si è ridimensionata ma il loro valore storico di sicuro rimasto immutato, la prima si snoda dal valico del Brennero fino alla Toscana la seconda, fatta costruire dal console romano Marco Emilio Lepido, corre lungo tutta la regione ai piedi della dorsale appenninica.
Abbiamo imboccato la ss12 all’altezza di Colombaro (frazione di Formigine) direzione Modena e attraversato Montale dove hanno alloggiato, nel periodo della loro permanenza in Ferrari, alcuni dei suoi piloti. Dopo una piccola deviazione abbiamo raggiunto la via Emilia all’estremità nord di Modena. Abbiamo quindi raggiunto la nostra meta arrivando a Reggio Emilia.
La nostra infatuazione per le auto è stata in parte appagata guardando le supercar esposte ed anche avendo conosciuto appassionati e professionisti del settore.
L’inverno sta ormai cedendo il posto alla primavera, quest’anno forse un po’ prima del solito. Illusi dal bel tempo che ha caratterizzato la settimana lavorativa con gli amici di volante ci proponiamo di fare, la domenica, un bel giretto per far sgranchire le nostre “vecchiette”. Così partiamo verso le colline modenesi senza una meta precisa.
E finiamo a Zocca e forse qualcuno conosce già il posto preciso
Nonostante il meteo ci ricordasse che la primavera non era poi così vicina il nostro arrivo ha comunque “riscaldato” un gruppetto di fans, non della 500 ma di Vasco Rossi che attendevano pazienti una sua apparizione magari dal terrazzo di casa.
