Penso anche ad un potenziale mercato internazionale.
Sai bene quanti appassionati (e che appassionati) ci sono anche all’estero, dove magari le norme per concedere nuove omologazioni ad auto modificate sono più orientate verso gli aspetti tecnici del veicolo che non al “burocratese ottuso”di paesi come il nostro.
Una bella iniziativa, finalmente.
🙂