Il motivo della mia osservazione derivava da una riflessione, legata al mondo della 500 in generale e stava nel fatto che le varie e ricorrenti valutazioni sulla ricambistica moderna, sminuiscono un settore che mette a disposizione per tutti il necessario per rimettere in sesto le carrozzerie delle nostre 500.
Negli ultimi anni le ditte hanno corretto diverse macroimperfezioni (tipiche erano le pieghe nella parte superiore dei musetti) e credo che abbiano cercato di venire incontro alle richieste di operatori e appassionati, riproducendo un sempre maggior numero di elementi e dettagli.
Segno questo di una indubbia iniziativa imprenditoriale volta al profitto, ma anche di una volontà intenta al recupero e mantenimento di queste belle macchine, nonché la valorizzazione della loro storicità .
Coi “pezzi neri”, molti cinquecentisti e carrozzieri hanno comunque avuto ed ancora avranno, l’opportunità di poter mettere mano a tante 500 facendole ritornare a circolare.
Chiaro che i risultati sono (come per tutto) sempre in funzione delle rispettive capacità e/o disponibilità economiche di operatori e committenti.
I lamierati originali e o dell’epoca, sono già da tempo sempre meno reperibili e la richiesta economica comporta una quotazione del mezzo a restauro ultimato, decisamente alto.
Inoltre, per quel che riguarda la Rhibo, è giusto ricordare tutti gli eventi ed i corsi di restauro da loro organizzati e la solida collaborazione con lo stesso Club.
L’invito quindi, non è certamente quello di capovolgere le proprie convinzioni, ma semplicemente prendere atto della realtà odierna e alla possibilità che codeste ditte danno a chi entra nel mondo delle 500 e vuole iniziarne il recupero, chiedendo magari un consiglio proprio qui sul Forum.
