Sfogliando le pagine dei vecchi numeri de “La Stampa” ho trovato un interessante quesito che il Sig. Ercole Zavatta di Mantova pose il 1° settembre 1966 al responsabile della rubrica Motori del quotidiano torinese: il noto giornalista Aldo Farinelli, che a sua volta fornì la relativa risposta.
“…Sono proprietario di una Nuova 500, acquistata nel 1959, il cui libretto di circolazione prescrive in n. 2 le persone che si possono trasportare compreso il conducente. Mi sono rivolto al locale Ispettorato della Motorizzazione per poter ottenere la modifica a 4 posti, ma mi è stato risposto che per il momento non hanno disposizioni in merito. Sarei grato di notizie sull’argomento che interessano certo molti altri automobilisti. Ercole Zavatta- Mantova…”.
“…Effettivamente la Fiat 500 del 1959 era costruita e collaudata per 2 posti: e non è in facoltà del privato utente di richiedere all’Ispettorato della Motorizzazione Civile l’aggiornamento del libretto di circolazione a 4 posti, perché la stessa fabbrica non ha inoltrata la pratica relativa, in quanto la successiva «500» a 4 posti non si limitava ad una variazione del dato nomenclativo di catalogo, ma era sostanzialmente modificata per la maggior portata. È quindi da presumersi che le «istruzioni» di cui Lei si dice in attesa, non possano sopravvenire che in senso negativo: la Sua «500» è destinata a rimanere a 2 posti…”
Sappiamo tutti che fu con la commercializzazione del modello “Tetto Apribile” presentato al Salone Automobilistico di Ginevra nel marzo del 1959 che i posti passarono da 2 a 4 ma trovo questo articolo un’interessante testimonianza d’epoca e lo regalo a tutti coloro che come me sono sempre a caccia di riscontri storici sulla bicilindrica.