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[quote=”silvano.maiolatesi” post=379722]I tedeschi lasciamoli perdere, in Italia avere una targa nera quadrata originale, specie su una 500 fa la differenza eccome! Io non comprerei mai una 500 con una patacca rettangolare, peggio ancora se bianca![/quote]
Certamente la targa nera originale è un valore aggiunto, ma se non ci sono alternative…si può così mettere in strada una vettura che altrimenti non potrebbe circolare. Bisogna valutare tutto nel gusto contesto
Io penso che accontentare i puristi non può non far piacere allo Stato, visto che sarebbero disposti a pagare di più per avere l’auto quanto più originale possibile. Personalmente sto valutando se farmi riassegnare la targa originale della mia 500 del ’70, reimmatricolata per cambio provincia nel 74. Sul libretto è riportata la vecchia targa.
Nel tuo caso la targa è simile a quella originale, io la terrei insieme al libretto che ormai fa parte della storia dell’auto anche se non è quello di prima immatricolazione.
[quote=”drago500″ post=370834]Così forse non vedremo più “ste robe”
[/quote]
…………o queste
fotografata oggi apposta per essere inserita in questa discussione.
Purtroppo manca un numero in questa “nuova”, per questo mi piacerebbe rimettere l’originale
Dal sito del Club. Ci sono aggiornamenti 😉
https://www.500clubitalia.it/notizie/news-ufficio-stampa/4759-targhe-originali-interrogazione-parlamentare
Forse ci siamo…. FORSE…Allego quanto letto su Ruoteclassiche:19 April 2022 | di Roberto Manieri
Targhe storiche: ecco quanto costeranno
Targhe e libretti storici, il Ministero dei Trasporti conferma la question time: «A breve pubblicheremo il decreto attuativo». I costi? 300 euro per un’auto e 150 euro per le moto
La risposta data in questi giorni dal viceministro Alessandro Morelli all’on. Giovanni Tombolato della Commissione Trasporti della Camera, estensore della norma che ha rinnovellato l’art. 93 del Codice della Strada che permette il recupero delle targhe di prima immatricolazione per i veicoli storici, circa l’inspiegabile ritardo nell’adozione del decreto attuativo (peraltro già scritto dai tecnici del Mit), riferisce di tempi ormai stretti per ottenere l’avvio della concessione.
Secondo il viceministro, “i tempi di attesa sono ormai terminati e dopo gli ultimi contatti con il Poligrafico il decreto attuativo, al netto di alcuni dettagli tecnici che devono essere chiariti dallo stesso Poligrafico dello Stato, è in via di pubblicazione, forse già entro l’estate”. L’attesa quindi sarebbe ancora limitata a pochi mesi, se non solo di settimane.
L’interrogazione dell’on. Tombolato si basava sulla constatazione di come a distanza di oltre un anno, non sia ancora stato emanato il necessario decreto dirigenziale del Ministero che stabilisce costi, criteri e modalità di rilascio delle targhe da parte delle Motorizzazioni. “La norma definisce già le modalità per ottenere le targhe e i libretti dell’epoca di prima immatricolazione dei mezzi, ma il Mit deve pronunciarsi su costi, procedure e tempistiche” come spiega Giovanni Tombolato.
Nella sua risposta, il viceministro Morelli ha specificato il percorso della norma, spiegando che “il 22 aprile 2021, la Direzione Generale per la Motorizzazione aveva chiesto all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato – in qualità di responsabile della produzione delle targhe in quanto carte valori – di esprimersi in ordine alla fattibilità di riprodurre targhe e libretti di circolazione per i veicoli di interesse storico e collezionistico e di farne conoscere i relativi costi. Il successivo 21 ottobre, l’Istituto comunicava di poter assicurare la realizzazione delle targhe richieste utilizzando l’alluminio come materiale di composizione dei cosiddetti ‘piatti’ per le targhe storiche, al prezzo di 300 euro per le auto e di 150 euro per le moto”.
In sostanza, problemi di natura tecnica (nello specifico si era parlato della captazione dei fumi nocivi per lo stampaggio a caldo delle targhe in plastica o resina, in grado anche di sviluppare diossine) aveva fatto consigliare l’esecuzione di targhe “storiche” in solo lamierino di alluminio stampato a freddo. Ma considerato che lo spirito della norma era di rendere il veicolo quanto più conforme all’originale, prevedendo l’uso di materiali e di scritte originarie della targa storica, “gli uffici del Ministero hanno chiesto nuovamente all’Istituto la fattibilità e il prezzo di targhe realizzate con materiali compatibili con la tipologia e la natura delle targhe storiche” ha spiegato il Viceministro accennando anche a un’esigenza di carattere filologico con materiali e grafiche coeve alla vetustà dei mezzi.
Così il 18 marzo 2022, il Poligrafico ha comunicato al Mit la disponibilità a realizzare quanto richiesto in plastica termoformata, “segnalando tuttavia di non disporre dei prototipi di targhe prodotte prima dell’anno 1971 e richiedendo pertanto la fornitura di prototipi o documentazione fotografica che ne consentano la riproduzione”. La Direzione generale per la Motorizzazione, su indicazione dello stesso Viceministro Alessandro Morelli si è quindi attivata per reperire ogni utile documento storico, normativo e fotografico così da fornire al Poligrafico il necessario supporto. “Una volta completata tale attività di ricerca che ad oggi pare ormai compiuta e ottenuto il visto di congruità da parte dei competenti uffici del Ministero dell’Economia e delle Finanze sui prezzi di vendita delle targhe, sarà tempestivamente adottato il decreto dirigenziale che darà concreto avvio alla procedura” ha quindi concluso nel question time Alessandro Morelli.
Tombolato stima che all’anno il Ministero potrebbe affrontare tramite le Motorizzazioni locali almeno 5mila richieste di ristampe di targhe, con ovviamente importanti ricadute anche in termini di introiti di erario per le casse dello Stato.
Ciao roditra grazie per il contributo.
Come vedi, ho spostato il tuo intervento in questo topic come naturale continuità a questa discussione.
buongiorno
ci sono novità in merito al decreto per il recupero della targa e libretto originali????
Recupero? Quale recupero?
[quote=”lelemanu” post=399979]buongiorno
ci sono novità in merito al decreto per il recupero della targa e libretto originali????[/quote]
Recupero è un termine improprio. Direi ricostruzione targa originale.
È una bella notizia per gli appassionati!!!!!!
[u][b]LE REGOLE DA SEGUIRE PER OTTENERE LA TARGA DEL PERIODO DI PRIMA IMMATRICOLAZIONE PER I VEICOLI DI INTERESSE STORICO
[/b][/u]
Dopo tre anni di stallo, su impulso del Vicepresidente del Consiglio e Ministro Sen. Matteo Salvini è stato finalmente concluso il decreto attuativo. Dall’applicazione della norma deriveranno maggiori entrate per l’erario (La Manovella settembre 2023).
• Per i veicoli circolanti che nel tempo, a causa di smarrimento, deterioramento, distruzione o furto delle targhe, abbiano provveduto ad una reimmatricolazione sarà necessario presentare, a uno Sportello Telematico dell’Automobilista o un Ufficio della Motorizzazione, un’istanza di nuova reimmatricolazione: trattandosi di veicoli circolanti non è richiesta altra documentazione oltre quella relativa all’istanza. All’esito positivo della conseguente istruttoria, sono rilasciati il documento unico e la targa storica.
• Per i veicoli di interesse storico e collezionistico di origine sconosciuta, come i veicoli che non risultano essere stati radiati, a qualunque titolo, dall’ANV e dal PRA, e che siano privi di documenti di circolazione e di certificato di proprietà o di foglio complementare è necessario presentare, presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista o un Ufficio della Motorizzazione, un’istanza di nuova
immatricolazione allegando il titolo di proprietà, il certificato di rilevanza storica e collezionistica e il certificato da cui risulti l’esito positivo della verifica tecnica. L’istanza è accolta a condizione che il veicolo risulti comunque presente nell’archivio informatico del CED o nell’archivio informatico o nei registri cartacei del PRA. All’esito positivo della conseguente istruttoria, sono rilasciati il documento unico e la targa storica conforme.
Da parte mia, ricordo agli interessati che il rilascio della targa storica è soggetto al pagamento di 549,00 euro per gli autoveicoli e 274,50 euro per i motocicli e le macchine agricole.
Ciao Giovanni,
leggendo il post da te pubblicato noto che, fra le casistiche citate, manca il caso del rinnovo di iscrizione per cambio provincia (come veniva chiamato al Pra fino all’avvento della targa nazionale da Ott/Nov 93) ovvero in caso di acquisto di un veicolo con targa diversa dalla provincia di residenza del nuovo intestatario oppure per trasferimento di residenza in altra provincia es: Fiat 500 targa Lu, mi trasferisco a Roma, la 500 prende la targa Roma, oppure ho residenza a Lucca e acquisto una Fiat 500 targa Roma, la 500 prende la targa Lu). Anche in questi casi credo sia possibile presentare istanza per ottenere la targa di prima immatricolazione.. o no?
Illuminami, se puoi 🙂
P.s. A fronte di questa sacrosanta possibilità di restituire alle auto storiche la propria targa nera, trovo che la cifra fissa sia poco equa e risulti molto costosa per un appassionato proprietario di auto dal valore limitato (per una 500 potrebbe superare il 10% del valore del veicolo, per esempio) e rivelarsi un’inezia per collezionisti di auto blasonate fino a rappresentare uno zero virgola zero x rispetto al valore del veicolo (basti pensare ad alcune Alfa o Ferrari o Mercedes ecc ecc)
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