Con la stroboscopica è abbastanza semplice.
Sulla puleggia segna una tacca bianca sottile spostata di 13 mm (sarebbero 14 ma bisogna tenere conto della circonferenza) a destra della tacca già presente sul coperchio del filtro. La tacca deve essere precisa, ben visibile ed arrivare al bordo della puleggia. C’è poi una freccia riportata sulla fusione del carter della pompa dell’olio, vicino alla circonferenza della puleggia; se non è ben visibile puliscila o passaci un po’ di bianco.
Allenta il dado che serra lo spinterogeno in posizione solo di quel tanto che basta a riuscire a girarlo a mano.
Collega la stroboscopica: il morsetto rosso al positivo della bobina (cavo azzurro), il nero al negativo della bobina (cavo nero) o su qualche bullone a contatto con la scocca. Attacca il cavo col sensore attorno al cavo della candela del primo cilindro nella direzione indicata sul sensore stesso. Maneggia il sensore con attenzione, non sbatterlo in giro e non farlo chiudere di scatto perché è molto delicato.
Nel mio caso collegando il morsetto prima dell’avviamento, il motore non partiva. Se del caso attacca il morsetto dopo l’avviamento.
In condizioni di luce scarsa perché devi vedere bene i lampi della stroboscopica, accendi il motore e punta la stroboscopica sulla freccia che si trova sul carter pompa. Accendila e dovresti vedere se la tacca bianca sulla puleggia corrisponde con la freccia sul carter. Provando a girare lo spinterogeno di pochi gradi per volta vedrai che la tacca bianca si sposta di conseguenza. Gira lo spinterogeno fino a che la tacca bianca si troverà in corrispondenza della freccia. A quel punto puoi spegnere il motore e, facendo bene attenzione a non variare l’orientamento dello spinterogeno, serrare il dado per bloccarlo in posizione.